”Un testo pessimo, che dopo 26 anni rappresenta il primo concreto passo per demolire le aree protette, nelle quali l’ambiente e gli animali vengono ridotti al ruolo di strumenti funzionali alla produzione di introiti economici, un vero e proprio svilimento istituzionale delle zone più pregiate del nostro Paese”. Così la LAV commenta la notizia che la prossima settimana sarà esaminata e votata alla Camera dei deputati la proposta di legge ”Modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, e ulteriori disposizioni in materia di aree protette”, in un testo già approvato dal Senato e successivamente modificato ed approvato dalla Commissione Ambiente della Camera. La LAV aveva presentato numerosi emendamenti alla Commissione Ambiente della Camera, fra i quali il divieto di caccia nelle aree contigue ai parchi e l’obbligo di utilizzare esclusivamente metodi incruenti per la prevenzione dei danni prodotti dagli animali selvatici all’agricoltura, ma nessuna delle proposte è stata recepita nel testo che andrà all’esame della Camera.
Secondo la LAV, se il testo approvato dalla Commissione Ambiente dovesse essere approvato dal voto d’Aula della Camera dei Deputati “rappresenterebbe una vera e propria sconfitta per tutti i cittadini, l’apertura di una stagione che porterà alla depredazione della natura proprio nelle zone dove dovrebbe essere più protetta“. In particolare, spiega la Lega anti vivisezione, “ai presidenti dei parchi non verrebbe richiesta alcuna competenza specifica, sarebbe sufficiente avere un trascorso politico, o meglio una ‘comprovata esperienza nelle istituzioni’ per poter essere nominati dal ministero dell’Ambiente con relativo compenso economico a carico dell’Ente Parco“. I cacciatori, inoltre, “potranno continuare indisturbati ad uccidere anche nelle aree contigue, quelle cioè che accolgono gli animali che escono dai confini dei parchi. Un vero e proprio tiro a segno che vanifica ogni protezione offerta dal parco. Esiste comunque la possibilità di imporre qualche limitazione alla caccia nelle aree contigue, peccato che l’Ente gestore del Parco potrà farlo solo dopo aver sentito preventivamente gli stessi cacciatori”. ”Chiediamo con forza a tutti i deputati di bocciare questo pessimo testo, così com’è uscito dalla Commissione Ambiente – conclude la LAV – un testo fazioso, che risponde esclusivamente agli appetiti di alcune categorie di cittadini, saccheggiando a spese di tutti le ultime zone ad elevato valore ambientale del nostro Paese. Il territorio e gli animali non sono merce da vendere al miglior offerente!”.