La Fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è tra le malattie rare più diffuse in Italia eppure è ancora poco conosciuta. L’IPF colpisce soprattutto uomini tra i 50 e 70 anni e comporta un progressivo accumulo di tessuto cicatriziale nel polmone che, nel tempo, danneggia la funzione respiratoria, compromettendo la capacita? di svolgere attività e la qualità della vita del malato. La salute generale della persona può deteriorare rapidamente, portando a esito fatale in 2-5 anni dalla diagnosi.
Cosa significhi convivere con questa patologia lo spiega Reverb, con la collaborazione dell’associazione culturaleEffetto Larsen e con il contributo non condizionato di Boehringer Ingelheim, attraverso Voci Sott’Acqua, unprogetto di comunicazione su scala nazionale, per sensibilizzare le persone sulla Fibrosi Polmonare Idiopatica (vocisottacqua.org).
A Napoli, martedì 28 marzo, è previsto il secondo appuntamento della rassegna, in collaborazione anche con l’associazione pazienti “RespiRARE Campania Onlus”: il pubblico è invitato alle ore 19.30 all’Hotel Principe – Salone dei Principi (via Toledo148) per un aperitivo di benvenuto e per raccogliere le prime informazioni presso ilbanchetto informativo a cura dell’associazione pazienti.
Alle 20.45, poi, al Teatro Nuovo di Napoli va in scena il reading teatrale “Respirare sott’acqua – esercizi di sopravvivenza spirituale” a cura dell’associazione culturale Effetto Larsen, protagonista Matilde Facheris, testo di Lorenzo Piccolo e regia di Matteo Lanfranchi.
Il reading teatrale, punta di diamante del progetto, nasce dalle testimonianze e informazioni raccolte attraverso interviste condotte a medici e pazienti ed è in programmazione nelle principali città italiane per dare un supporto alle diverse associazioni pazienti del territorio nazionale. Oltre a sensibilizzare sulle tematiche legate alla patologia, l’appuntamento è un’occasione per supportare economicamente le associazioni coinvolte, con offerte libere e donazioni.
Il filo conduttore è il racconto di una persona sana che viene a contatto con la malattia dovendo svolgere un’indagine attraverso delle interviste: è un piccolo viaggio di scoperta e confronto, che la porta inevitabilmente a domandarsi qualcosa anche di sé. Ciò offre, a chi del pubblico non conosca l’IPF, una sponda sicura cui aggrapparsi, potendo immedesimarsi con la protagonista.
A questa narrazione si alternano dei racconti “in prima persona”, nati dalle testimonianze dirette, che danno conto delle sensazioni, delle immagini, dei momenti chiave di un percorso clinico così difficile, attraverso uno stile asciutto ma coinvolgente. I pazienti e familiari presenti nel pubblico hanno la possibilità di riconoscersi, di guardarsi, ma anche e soprattutto di ascoltare storie diverse dalla propria. Attraverso ricordi, sensazioni, paure, e perché no, qualche risata – frammenti di vita, in sintesi – la lettura racconta le storie di chi, tutti i giorni, respira sott’acqua.
Prossimi appuntamenti:
11 aprile – Teatro Elfo Puccini (Milano)
31 maggio – Teatro Piccolo (Catania)
L’evento è a ingresso gratuito con offerta libera non obbligatoria. Tutti i fondi raccolti sono devoluti all’associazione pazienti “RespiRARE Campania Onlus”.