“Quanto le nanotecnologie influenzeranno il futuro? L’unico limite, in realtà, è la nostra fantasia”, “questo ramo della scienza avrà di sicuro un grandissimo successo semplicemente perché non si può prevedere. Il potenziale della ricerca è immenso: si muove velocemente e ha applicazioni trasversali. Ed è la fantasia dei ricercatori a guidarne l’evoluzione. Le scoperte più sorprendenti, infatti, si stanno facendo per caso: si studia, per esempio, la propagazione della luce attraverso semiconduttori organici e si scoprono nuove applicazioni per la medicina, l’agraria, l’ingegneria. E ci aspettiamo ancora molte sorprese”.
Massimo Inguscio, fisico, presidente del Cnr, commentando, in una intervista a La Stampa, la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Cnr-Nanotec di Lecce, una tra le maggiori infrastrutture di ricerca nanotecnologica in Europa, ed in cui “molti sono rientrati dall’estero e sono vincitori di riconoscimenti internazionali come i “grant” dell’European Research Council e le Marie Curie Fellowship. Non solo: qui hanno sede start-up e aziende innovative che hanno aperto laboratori dove ricercatori industriali e pubblici lavorano in sinergia”. Quali sono gli ambiti di ricerca più promettenti? “Grazie a collaborazioni internazionali in settori strategici il Cnr sta promuovendo la ricerca su nanotecnologie e nanomateriali con applicazioni nella fotonica e nelle tecnologie laser, delineando nuove frontiere nella medicina di precisione. Le nanotecnologie rappresentano una rivoluzione trasversale che impatta molti campi, dall’energia al controllo personalizzato delle terapie e alla creazione di sensori sempre più sofisticati. La classificazione è talmente ricca che, ogni giorno, si aprono nuovi ambiti. E come amministratori di questo potenziale il nostro compito è creare una rete di supporto e fornire ai ricercatori gli strumenti per far procedere questa evoluzione”.