E’ tra le cose più utili sulla terra, ma parlarne è tabù: alla cacca viene dedicata una mostra che si inaugura oggi al Bioparco di Roma e che sarà visitabile fino al 30 giugno. “La mostra, intitolata ‘La cacca: storia naturale dell’innominabile’ trae origine dall’omonimo libro della zoologa inglese Nicola Davies – spiega il presidente della fondazione Bioparco di Roma Federico Coccìa – è dedicata all’innominabile, sembra una parolaccia ma l’innominabile è una sostanza organica utile. Questa mostra è dedicata ai bambini, gli spieghiamo che l’innominabile non è solo materiale da scarto è vita, può essere addirittura trasformata in energia. Se la avrà grande successo come mi auguro la prolungheremo fino a settembre“. L’obiettivo dunque è “far conoscere, in maniera divertente, la naturalità di questo materiale da molteplici punti di vista, a partire da quello fisiologico per arrivare a quello naturalistico ed ecologico, con un filo conduttore – spiega – la cacca è vita ovvero senza la cacca degli animali non ci sarebbe terra fertile e quindi non ci sarebbero gli alberi, l’ossigeno, il cibo. Non ci sarebbe la vita“. La rassegna, allestita nell’area dedicata agli elefanti, è spiegata in doppia lingua ed è costituita da dieci sezioni interattive in cui si trovano installazioni tridimensionali e modelli realistici, come quelli di due dinosauri con escrementi fossili. Presente anche una ‘cacca machine’ che spiegherà ai bambini come funziona il processo digestivo, partendo dal cibo ingerito. Lo scopo, spiegano dal Bioparco, è quello di spiegare – con un linguaggio e una grafica a misura di bambino, una tematica particolare, che suscita ilarità ma che consente di capire che ben pochi altri materiali si prestano a una simile varietà di utilizzi. La mostra è visitabile dal mercoledì alla domenica e i festivi dalle 11 fino alla chiusura del parco, con due euro in più rispetto al normale costo del biglietto. Sono previste visite guidate per le scuole, mentre domenica il 19 e 25 marzo ci saranno due giornate dedicate alla famiglia con laboratori, visite guidate e attività di ‘a tu per tu’ alla ricerca degli escrementi più strani.