C’e’ una “situazione di ‘non fare’, non portare avanti iniziative, non fare progetti, non fare assunzioni” nella fase della ricostruzione post Terremoto, che “pervade tante attivita'” legate al sisma e che blocca “amministratori e privati”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli durante il dibattito sulla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti dell’assessore alla’Agricoltura e vice presidente della Giunta Anna Casini per la vicenda dei ritardi nelle stalle, mozione poi bocciata dall’aula. “L’impostazione data dagli organismi nazionali dopo il 24 agosto – ha ricordato – e’ stata rigorosa, ‘gara ordinaria in una situazione straordinaria’. Ho anche polemizzato con la stampa, dicendo che non potevamo essere cosi’ impauriti in un quadro di massime garanzie con una procedura controllata da Anac. Eppure la ditta (vincitrice dell’appalto indetto dalla Regione Lazio, ndr) non ha realizzato le stalle nei tempi previsti. Come accade in tante gare, con la differenza che questa si svolgeva in situazione straordinaria, quella del Terremoto”. Dopo le scosse di ottobre, “nessuna ditta era in grado di soddisfare le richieste. E, grazie all’impegno della Regione Marche, abbiamo dato la possibilita’ agli allevatori di fare ognuno la propria stalla, presentando poi la fattura non quietanzata. Ma nessun allevatore lo ha fatto. Secondo me erano impauriti. Io la penso cosi’, altrimenti non mi spiego come mai neanche uno lo abbia fatto”.
Secondo Ceriscioli e’ su questo atteggiamento che bisogna confrontarsi, “altrimenti per me non si entra nel merito delle questioni. Non e’ che non ci siano stati problemi, ma si preferisce trasferire tutto sul campo della polemica politica, dello sciacallaggio, senza proporre soluzioni, uno scivolone – ha aggiunto, rivolto alle opposizioni – rispetto all’atteggiamento tenuto finora di responsabilita’ di fronte ad un evento che il piu’ grave di questi anni nelle Marche”. “Di fronte a cittadini e allevatori che non si attivavano ci siamo rivolti alle associazioni di categoria – ha ricordato -, spiegando che avevamo dato a tutti strumenti per risolvere il problema. Alcuni hanno detto che preferivano affidarsi al meccanismo della gara, altri non hanno nemmeno risposto. Poi con l’ondata di maltempo di gennaio, il filone delle polemiche e’ andato avanti con dichiarazioni spesso poco attinenti a quello che succede”.
Il governatore ha, a sua volta polemizzato con le opposizioni: “non si puo’ gestire un fenomeno a colpi di mozioni di sfiducia, per me anche questo e’ un pezzo di scaricabarile. Immaginate se cominciassi a prendere di mira un sindaco di centrodestra, indicando le sue carenze e inefficienze per metterlo in difficolta’ con l’opposizione del suo Comune. Anche io vedo cose che non funzionano, ma questo vuole dire che bisogna aiutare di piu’ gli enti in difficolta’, perche’ ne hanno piu’ bisogno. Con un atteggiamento come questo si va avanti, con l’altro non si va da nessun parte” ha concluso, tra gli applausi della maggioranza.
Ma le opposizioni hanno reagito duramente. Ceriscioli aveva ricordato che gli animali morti per l’emergenza sisma sono “un decimo di quelli morti per il maltempo del 20102″: “un film gia’ visto – secondo Piero Celani (Fi) -, il governatore lo sa che quando e’ arrivata la neve gli allevatori avevano gia’ venduto i capi di bestiame? Si sono organizzati da soli, anche perche’ durante le riunioni i funzionari regionali hanno detto di non sapere nulla di piazzole e cosi’ via“.
Altro affondo sull’impresa vincitrice dell’appalto: “possibile che vi siate lasciati gabbare da un’azienda? Vi dicono che va bene e vi accorgete dopo due mesi che non ha fatto le stalle?”. Sandro Zaffiri (Lega nord) ha denunciato “la mancanza di certezze. Allevatori e cittadini non sono partiti perche’ non c’erano certezze. Avevamo chiesto una commissione consiliare sul sisma, non l’avete voluta, allora assumetevi anche le responsabilita’ e qualche critica”. Per Pergiorgio Fabbri (M5s) “e’ sbagliato il modello do ricostruzione. Le Marche hanno il 60% dei danni, dovevamo essere noi capofila per scegliere quello che serve alla popolazione”. “Ceriscioli parla di inerzia di privati e istituzioni – ha rincarato la dose Elena Leonardi (Fdi-An) – , ma chi avrebbe dovuto rassicurarli? certi messaggi hanno creato il panico, come le sanzioni per chi installa una casetta a sua spese nel proprio giardino. E’ fantapolitica rigirare le responsabilita’ sulle minoranze”. E il capogruppo di M5s Gianni Maggi ha parlato di “parole fuori luogo come sciacallaggio e polemica politica. Voi non siete in grado di gestire la ricostruzione, la gente ha bisogno di politica ed efficienza”.