Terremoto: il Chianti aiuta San Ginesio a ripartire

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La città di San Ginesio, duramente colpita dal terremoto, inserita nel network nazionale dei Borghi più belli d’Italia e delle Bandiere Arancioni, ha ricevuto 50 mila euro dalla comunita’ di San Casciano, rappresentata dal sindaco Massimiliano Pescini, dal presidente e dal vice presidente della Festa del Volontariato sancascianese Francesco Guarducci e Bruno Raho, e da un gruppo di giornalisti toscani, nel segno di quello che e’ stato definito un meraviglioso “gemellaggio di solidarieta'”. La delegazione delle terre del Chianti si e’ recata nel territorio terremotato per consegnare ufficialmente la somma, costituita dalle donazioni di singoli cittadini, associazioni e gruppi. L’abbraccio congiunto di San Casciano in Val di Pesa e di cinque Comuni lombardi (Turate, Rovello Porro, Bregnano, Rovellasca e Lomazzo), che hanno donato la stessa cifra, servira’ per una struttura geodetica polivalente, che ospitera’ una palestra e uno spazio di aggregazione sociale e formativa in cui le associazioni potranno allenarsi, giocare, ritrovarsi.

Il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti, l’assessore al Turismo Simone Tardella e il consigliere comunale Simone Ansovini hanno accolto il sindaco Pescini e i rappresentanti della Festa del Volontariato mostrando i luoghi piu’ colpiti: la Collegiata, il Teatro Giacomo Leopardi, le mura medievali, le chiese, il convento che ospitava gli uffici comunali e l’area dove la donazione prendera’ forma. “Il cuore dei sancascianesi – ha detto Guarducci – ha voluto sostenere i ginesini perche’ il loro dramma e’ il nostro, la loro felicita’ e’ la nostra: E continuera’ a farlo”. “E’ questo il senso dell’essere italiani – ha aggiunto il sindaco Pescini -. L’Italia e’ fatta di piccoli paesi e territori che si stringono la mano nei momenti piu’ difficili. Noi tendiamo il nostro sostegno alle popolazioni che in questo momento hanno piu’ bisogno e lo facciamo con la sensibilita’ di ciascun cittadino”.

“Non sapete quanto sono importanti il calore, la sensibilita’ e l’umanita’ che ci state mostrando – ha commentato Scagnetti -. Solo chi vive una situazione del genere sa cosa significhi trovarsi a gestirla. La solidarieta’ che ci e’ stata dimostrata da moltissime parti d’Italia ci lascia sbigottiti. La vostra vicinanza ci serve ora, e ci servira’ dopo, per i rapporti umani, culturali, sociali, commerciali. Noi non possiamo aspettare la ricostruzione, che ci sara’ e ci restituira’ le nostre cose. Dobbiamo ripartire subito, rafforzare la nostra storia. Non possiamo fermarci”.

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