Quando don Roberto Rafaiani è riuscito a rientrare, dopo oltre tre mesi, nella casa parrocchiale annessa alla chiesa di Santa Maria Assunta di Pievebovigliana (Comune ora fuso con Fiordimonte in Valfornace), inagibile per il sisma, ha avuto una sorpresa unica. Costretto a lasciare la canonica dalle scosse di fine ottobre, aveva dimenticato una vaschetta con dentro due pesciolini rossi. Qualche giorno fa, approfittando di un intervento dei Vvf e dei Cc per il recupero di beni culturali, e’ andato a prendere alcuni effetti personali.
“Pensavo che avrei trovato delle lische – racconta all’ANSA -, invece i pesci erano vivi e guizzanti nei pochi centimetri d’acqua rimasti nella vaschetta”. Se non un miracolo, “certo un segno di speranza, di ottimismo. E’ la vita che va avanti, nonostante le avversita’. Bisogna avere coraggio”. Portati in salvo in un barattolo, i due pesci hanno ora il posto d’onore nel container-chiesa: i bambini del catechismo li hanno chiamati Pievebovigliana e Fiordimonte. Don Rafaiani ha preso servizio “a giugno, giusto in tempo per il Terremoto”. Trovando la canonica un po’ spoglia, aveva comperato la vaschetta – “una di plastica, senza neppure il motorino per l’aria” – e i due pesci. I pesci gli piacciono: “ho delle carpe koi nel giardino della casa mia madre, sono resistentissime. Di pesci rossi, invece, ne ho avuto altri in passato e sono vissuti al massimo una decina di giorni. Cosi’ quando sono rientrato rientrare, pensavo di trovare dei miseri resti e di buttare via tutto. Invece…”.
I circa mille abitanti di Valfornace sono quasi tutti sfollati lungo la costa e alla fine anche il parroco li ha seguiti – “qui ero rimasto solo io con i vigili del fuoco…”, sistemandosi a Civitanova Marche. I pesci sono “un bel segnale” come il ritrovamento del volto di Gesu’ della statua del Sacro Cuore nella chiesa di Santa Maria Assunta, la cui testa e’ stata danneggiata dal Terremoto. “Ma qui il problema e’ la ricostruzione del tessuto sociale ed economico”. Il paese torna a rivivere piano piano con i container: “abbiamo ordinato 21 moduli commerciali, a giorni inaugureremo il modulo-caserma dei carabinieri, abbiamo gia’ la banca e l’ufficio postale” dice Sandro Luciani, ex sindaco di Pievebovigliana, che continua a svolgere funzioni di coordinamento. “Abbiamo individuato tre aree – aggiunge – e chiesto 129 casette per Pievebovigliana e 42 per Fiordimonte, ma non sappiamo quando arriveranno. La gente pero’ vuole tornare”.