Passa da Matera il recupero di alcuni beni appartenenti al patrimonio artistico di Norcia e Cascia, due dei Comuni colpiti dal terremoto nel Centro Italia. Due opere sacre sono in fase di restauro presso la Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr), aperta da più di un anno nella città lucana ed inaugurata sabato scorso dal ministro Dario Franceschini, con intitolazione a Michele D’Elia. Sono una Madonna in adorazione del Bambino del secolo XV in legno intagliato e dipinto, tempestivamente prelevata dall’altare a lei dedicato nella chiesa di Santa Maria Assunta a Castelluccio di Norcia, ed un grande tabernacolo ligneo dorato e dipinto della metà del secolo XVIII, proveniente dall’altare maggiore della chiesa di San Procolo di Avendita di Cascia, realizzato dopo il sisma del 1730 che distrusse l’intero borgo. Questa attività di restauro presso la struttura materana dell’Iscr simbolicamente unisce Matera alle due città umbre tanto che il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri ha scritto ai primi cittadini di Cascia e Norcia, Gino Emili e Nicola Alemanno, per esprimere ”una fraterna solidarietà che può rinsaldarsi in considerazione della presenza presso la Scuola di formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di due opere appartenenti al vostro patrimonio artistico”.