”Non ci sposteremo da qui. Se vogliono che ce ne andiamo, dovranno mandarci via a forza”. Gli sfollati di Visso e Ussita al Natural Village sono sul piede di guerra: i 260 terremotati, ospiti della struttura ricettiva di Porto Potenza Picena (Macerata) hanno avviato una raccolta di firme per evitare il trasloco in altre strutture previsto per il 31 maggio, il termine stabilito per la fine dell’accoglienza in quel villaggio. ”Il tentativo di individuare strutture ricettive piu’ vicine ai luoghi di residenza, o altre sempre sulla costa – spiega Maria Teresa Nori, di Visso, che si fa portavoce degli altri – non risponde in alcun modo alla volonta’ dei terremotati, che non vogliono subire ulteriori traslochi (c’è già chi ne ha fatti piu’ di uno) ma rimanere coesi come comunità”.
“Tra noi ci sono tante persone anziane, e molti malati. C’e’ chi ha subito un’operazione a cuore aperto due mesi fa, chi sta su una sedia a rotelle. Non possiamo affrontare un altro esodo. Siamo stremati. La disperazione e’ totale. Devono darci una speranza’‘. Secondo Nori, ”dalla Regione arrivano comunicazioni confuse. I sindaci sono eccezionali, stanno facendo il possibile, ma non hanno i mezzi per risolvere la situazione da soli. Si e’ inceppato il meccanismo della gestione dell’emergenza’‘. In realtà, anche nei giorni scorsi l’assessore Moreno Pieroni ha assicurato che ogni situazione verrà accuratamente valutata, e che agli albergatori è stato chiesto ”uno sforzo aggiuntivo” per eventuali proroghe nell’accoglienza. Ma Nori insiste: “Non andremo a Sirolo o a Numana, sembra poi che le strutture non siano neanche adatte, con case mobili in plastica senza climatizzazione estiva ne’ riscaldamento per periodi invernali”. ”Invece che mandarci via – rilancia -, dovrebbero far confluire qui tutti gli sfollati di Visso e Ussita, e’ il posto ideale per ricreare quelle comunità”.