Ambiente, WWF: “La nuova procedura di via aumenta costi e impatti”

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“Con la nuova procedura di Via, proposta dal ministero dell’AMBIENTE, si aumentano i costi per le casse dello Stato e per l’AMBIENTE, inibendo la corretta informazione e la partecipazione consapevole del pubblico, al contrario di quanto stabilito dalla normativa comunitaria”. Così il Wwf che ha inviato al Parlamento alcune osservazioni critiche redatte insieme ad altre 19 associazioni ambientaliste e in cui si contestano le affermazioni rese oggi alla Camera dal ministro dell’AMBIENTE Gian Luca Galletti.

“Lo schema di decreto legislativo all’esame delle Camere ripropone il modello autorizzativo della legge Obiettivo, che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Delrio ha superato con il nuovo Codice Appalti, che consentendo di fare la valutazione di impatto ambientale sul progetto preliminare oggi progetto di fattibilità, favorisce la speculazione da parte dei proponenti sui lavori e quindi sui costi delle opere legati ai reali impatti ambientali”. “In 15 anni di esperienza di applicazione di questo modello – sottolinea il Wwf – abbiamo visto il costo delle opere raddoppiare o triplicare fino a un massimo a 7/8 volte i costi iniziali perché non erano state calcolate le ricadute sul territorio e gli impatti ambientali”.

Anche sulla partecipazione, il Wwf rileva che “il provvedimento elaborato dal ministero dell’AMBIENTE trasforma gli uffici tecnici del ministero in una sorta di sportello permanente di consulenza dei progettisti, ma non prevede forme adeguate di informazione e partecipazione dei cittadini in tutte le varie fasi di definizione dei progetti e del loro impatto”. Le 19 associazioni coinvolte nella redazione delle osservazioni sono: Accademia Kronos, Aiig, Associazione AMBIENTE e Lavoro, Cts, Enpa, Fai, Federazione Pro Natura, Fiab, Geeenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridico, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d’Italia, Sigea, Vas. Domani le associazioni saranno impegnate nella mobilitazione social #icittadinidevonopartecipare” attraverso un ‘twitter storm’, dalle ore 12.00 alle 13.00 con cui i cittadini potranno chiedere al ministro un ripensamento sulla nuova procedura di Via da lui proposta.

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