Presentata alla Bit la XX Borsa mediterranea del turismo archeologico

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Presentata ieri, presso lo stand della Regione Campania, in occasione della Bit di Milano, la XX edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, in programma dal 26 al 29 ottobre, nell’area archeologica della città antica di Paestum. Alla presentazione, coordinata dal direttore della Borsa, Ugo Picarelli, sono intervenuti Francesco Caruso, consigliere ai Rapporti internazionali e all’Unesco del presidente della giunta regionale della Campania, Alfonso Andria, consigliere di amministrazione del Parco Archeologico di Paestum, Francesco Palumbo, direttore generale Turismo del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Gianni Bastianelli, direttore esecutivo dell’Enit.
“La Regione Campania, che realizza uno sforzo di sistema nella valorizzazione del suo patrimonio culturale – ha sottolineato Francesco Caruso, consigliere ai Rapporti internazionali e all’Unesco del presidente della giunta regionale della Campania – rappresentato da sei siti Unesco più i due immateriali, appoggia e sostiene tradizionalmente la Borsa, soprattutto quest’anno in cui si prevede una focalizzazione sui siti archeologici Unesco”.
“Quest’ultima – ha aggiunto – costituisce un’operazione importante, oltre al valore scientifico garantito dalle ricerche e dalle tavole rotonde a cui partecipano gli esperti del settore, anche da un punto di vista politico al fine di fondere sempre di più tradizioni e patrimoni comuni dei Paesi del Mediterraneo. Curando entrambi gli aspetti, scientifico e politico, e considerato il periodo che stiamo vivendo, la Bmta si conferma un evento di cui si avverte il bisogno. Mi auguro che continui a curarli sempre in questo modo, tale da rendere doveroso il sostegno della Regione Campania”.
Come ha ricordato Alfonso Andria, consigliere di amministrazione del Parco Archeologico di Paestum, “tra le autonomie amministrative e gestionali volute dalla riforma Franceschini rientra il Parco Archeologico di Paestum, affidato alla direzione del giovane archeologo tedesco Gabriel Zuchtriegel”. “Paestum – ha proseguito – sta vivendo una stagione particolarmente fortunata per qualità e originalità delle iniziative e delle progettualità, esprimendo eccellente capacità di relazione con le istituzioni e con il territorio, raggiungendo la potenziale utenza nazionale e internazionale soprattutto grazie all’efficace comunicazione che il direttore Zuchtriegel personalmente cura attraverso una presenza capillare sui media e il sapiente utilizzo dei social”.
“Tra gli obiettivi di maggior rilievo raggiunti: l’incremento nel 2016, rispetto al dato dell’anno precedente, del 27% dei visitatori e del 46% degli introiti da biglietti di ingresso all’area archeologica e al Museo Archeologico nazionale; la risposta di diverse aziende private a seguito di un’azione di fundraising attivata circa un anno fa che ha portato frutti insperati in termini di finanziamento di borse di studio per attività di scavo e di restauro, di interventi di arredo e di adeguamento dello spazio espositivo e, prima tra tutti in ordine di tempo, della ristrutturazione della sala ‘Mario Napoli’ in cui è esposta la Tomba del Tuffatore”, ha elencato.
“In questo clima si colloca la ventesima edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, che vede il Pae – ha detto – tra i più convinti sostenitori e protagonisti. Del resto, fin da subito la Borsa di Paestum, di cui accompagnai le prime edizioni in quanto all’epoca presidente della Provincia di Salerno, si è caratterizzata per la peculiarità e l’unicità del riferimento al turismo archeologico, articolandosi non soltanto come ‘vetrina espositiva’ e come luogo di commercializzazione dell’offerta in quel particolare ambito, ma anche in relazione ai contenuti culturali di convegni e workshop per i quali il direttore Ugo Picarelli riesce ad avvalersi dell’apporto di eminenti personalità della Comunità scientifica internazionale”.
Da parte sua Francesco Palumbo, direttore generale Turismo del Mibact, ha dichiarato: “I 20 anni della Bmta rappresentano un momento importante per tutto il Sud Italia, una destinazione con ancora pochi flussi turistici rispetto alle grandissime potenzialità. I beni archeologici, quando ben gestiti e ben valorizzati, possono essere veramente l’elemento distintivo che attira i turisti, soprattutto se si riesce a offrire un prodotto innovativo. Proprio qui alla Bit ho avuto modo di parlare con le delegazioni russa e cinese di quanto sia attrattiva per i loro territori la Magna Grecia, il cui patrimonio archeologico è presente in tutte le regioni del Sud. La Borsa di Paestum, quindi, può e deve continuare a sviluppare temi importanti, su cui ragionare tutti insieme”.
Per Gianni Bastianelli, direttore esecutivo dell’Enit, “tra le fiere tematiche la Bmta è una delle più necessarie, perché il patrimonio archeologico spesso è poco valorizzato da un punto di vista turistico: il bene culturale, infatti, deve rientrare in un concetto allargato che comprenda anche l’enogastronomia, il paesaggio, i borghi. Pertanto, anche quest’anno l’Enit affiancherà la Borsa di Paestum, come ha sempre fatto, cercando di migliorare la selezione dei buyer che partecipano al workshop: vogliamo portare operatori interessati a parlare di turismo archeologico e di come l’archeologia si inserisca in un prodotto molto più ampio. Il monoprodotto, infatti, non esiste più e non si vende più, va ricollocato in un’offerta più completa e questo lo faremo a Paestum”.
“Raggiungere il traguardo dei 20 anni – ha affermato Ugo Picarelli, direttore della Bmta – è un risultato straordinario soprattutto per l’unanime riconoscimento internazionale che l’evento è stato capace di ricevere. Il merito va agli enti che hanno sostenuto la felice intuizione, in primis la Provincia di Salerno che nel 1998 lanciò l’evento e la Regione Campania che negli ultimi anni ne ha raccolto il testimone assicurandone la continuità, e ricordando l’impegno della amministrazione comunale di Capaccio Paestum che si è assunta l’onere di assicurare le spese logistiche quando la Borsa nel 2013 ha scelto il Parco Archeologico quale sua location attuale”.
“La presenza di Taleb Rifai segretario generale dell’Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, all’apertura della Borsa, darà ampio risalto internazionale oltre all’inserimento dell’evento nel programma ufficiale dell’Anno internazionale del Turismo sostenibile indetto dall’Onu nel 2017. La recente riforma del Mibact, poi, ha reso ancora più sinergico ed efficace il rapporto con il Parco Archeologico, senza nulla togliere alla preziosa collaborazione dei Soprintendenti succedutisi”, ha aggiunto.
Il programma della ventesima edizione ospiterà prestigiose iniziative, tra cui l’anteprima dell”Anno europeo del Patrimonio culturale’ indetto dalla Commissione europea per il 2018 e il convegno ‘Il turismo sostenibile per lo sviluppo dei siti archeologici mondiali’, a cura dell’Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite: infatti, il segretario generale Unwto, Taleb Rifai, che più volte ha inaugurato la Borsa, ha voluto dare grande attenzione al 20° anniversario, organizzando un incontro sul turismo sostenibile quale strumento per la salvaguardia e la promozione dei siti archeologici.
All’iniziativa, che si inserisce nell’ambito dell”Anno internazionale del Turismo sostenibile per lo sviluppo’ dichiarato dall’Onu per il 2017, sono stati invitati Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Lina Annab, ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania, Amin Abdulkedir, ministro della Cultura e del Turismo dell’Etiopia, Magali Silva, ministro del Commercio estero e del Turismo del Perù, Thong Khon, ministro del Turismo della Cambogia. I siti Unesco rappresentati (Pompei, Petra, Aksum e Tiya, Machu Picchu, Angkor Wat) esprimono al meglio le potenzialità del patrimonio archeologico per lo sviluppo locale e l’occupazione. La Borsa accoglie circa 10.000 visitatori e 100 espositori di cui 20 Paesi esteri; inoltre, si fregia di prestigiosi patrocini quali Mibact, Unesco, Unwto, Iccrom e ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e si conferma opportunità di business per gli operatori turistici con il workshop tra la domanda estera selezionata dall’Enit e l’offerta del turismo culturale, che si svolge nelle suggestive sale del Museo Archeologico. (AdnKronos)

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