Time: nella classifica delle persone più influenti ci sono tre cacciatori di pianeti

MeteoWeb

Nella classifica delle 100 persone piu’ influenti del mondo stilata da Time ci sono tre cacciatori di pianeti, compreso l’astronomo che ha scoperto i sette ‘fratelli’ della Terra che ruotano intorno alla stella Trappist-1. I tre astronomi sono Natalie Batalha, del Centro di ricerca Ames della Nasa, Michael Gillon, dell’universita’ belga di Liegi, e Guillem Anglada-Escude’, dell’universita’ Queen Mary a Londra. ”Gli esseri umani – scrive Time – si chiedono da tempo se siano soli nell’universo”.

Ora, aggiunge, ”siamo piu’ vicini che mai a ottenere una risposta, in gran parte grazie agli astronomi che cercano i pianeti che orbitano intorno ad altre stelle e che potrebbero ospitare la vita”. Di questi astronomi, secondo Time, tre sono stati i piu’ influenti. ”E’ straordinario vedere questi cacciatori di pianeti tra le persone piu’ influenti del mondo”, ha rilevato Paul Hertz, direttore della divisione Astrofisica della Nasa. ”La Nasa – ha aggiunto – si congratula per il loro meritato riconoscimento”. Per la Nasa, inoltre e’ la prima volta avere una donna in questa classifica: Natalie Batalha lavora alla missione Kepler, la prima che l’agenzia spaziale americana ha dedicato alla ricerca dei pianeti esterni al Sistema Solare.

Il telescopio spaziale ha scoperto oltre 2500 pianeti esterni al Sistema Solare e quasi 5.100 candidati pianeti. Un altro cacciatore di pianeti presente nella classifica di Time e’ Michael Gillon, alla guida del gruppo che ha scoperto ben sette pianeti simili alla Terra intorno alla stella Trappist 1. I sette pianeti si trovano a circa 40 anni luce e tre di essi sono nella zona abitabile, ossia quella che consente l’acqua allo stato liquido. Nella classifica c’e’ anche l’autore di un’altra scoperta straordinaria, Guillem Anglada-Escude’, che ha individuato Proxima b, un pianeta simile alla Terra, che ruota intorno alla stella piu’ vicina al Sole, Proxima Centauri. Anche questo mondo alieno si trova a una distanza dalla sua stella che consentirebbe temperature lievi per l’acqua liquida sulla sua superficie.

Condividi