Incendio Pomezia, l’Osservatorio Amianto: “Facciamo noi i controlli”

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L’Osservatorio nazionale amianto (Ona) ha ricevuto oltre mille chiamate di cittadini della zona di Pomezia, a sud di Roma, preoccupati dalle conseguenze dell’incendio alla Eco X del 5 maggio scorso. Lo ha detto Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio – Onlus per la prevenzione e la tutela delle vittime di amianto -, in una riunione pubblica con gli abitanti in un hotel di Pomezia. “La nostra unità di crisi ha risposto al telefono a oltre mille segnalazioni – ha detto -, domande preoccupate sulla salute dei familiari, dei lavoratori dell’agricoltura e del commercio“.

Molti i cittadini presenti all’assemblea, con momenti di intensa emotività e ansia sulla presenza di amianto e diossine nell’aria dopo il rogo. “Visto che Comune e Asl non fanno i controlli li facciamo noi – ha detto ancora Bonanni -. Ci dite vostre esigenze e mandiamo noi un tecnico a farlo. Le istituzioni si sono dimostrate incapaci anche di fare prevenzione su luoghi a rischio”. Alcuni esperti dell’Ona hanno raccomandato di non consumare prodotti agricoli che crescono sul terreno nel raggio di 5 km e di lavare le superfici tamponando con panni bagnati per non spargere eventuali fibre di amianto. Inoltre a usare mascherine con filtro P3 nelle zone più vicine allo stabilimento bruciato.

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