Un social network creato appositamente per i bambini, per stimolarne la creatività e favorire la condivisione delle creazioni con i mattoncini più famosi al mondo. Anche in Italia arriva LEGO Life, la “social experience” che il colosso dei giocattoli ha concepito per un pubblico under 13. “Con LEGO Life – ha detto ad askanews Laura Di Bonaventura, marketing director di LEGO Life durante la presentazione ufficiale a Milano – vogliamo incoraggiare i bimbi a prendere il tablet, gli proponiamo una sfida, per esempio costruire qualcosa per Batman, per salvare Gotham City, e poi di mettere via il device elettronico e di ritornare al mattoncino. E’ un modo per incoraggiarli ancora di più a costruire cose per loro interessanti, buffe, divertenti“. Il circolo virtuoso immaginato da LEGO prevede dunque un’interazione tra il gioco fisico con i mattoncini e l’esperienza virtuale sulla app. “Tramite LEGO Life – ha aggiunto Di Bonaventura – vogliamo aiutare i bimbi a condividere le loro creazioni, da quando il mattoncino esiste, e sono ormai 85 anni, i bambini hanno sempre voluto condividere quello che hanno costruito, hanno sempre voluto farlo vedere, ne sono fieri“.
Trattandosi di un ambiente digitale rivolto ai bambini l’aspetto della sicurezza è chiaramente topico. “Fondamentalmente – ci ha spiegato la manager LEGO – i bambini non possono condividere alcun dato personale, il loro avatar ha un nome generato in modo randomico con nomi e aggettivi simpatici, i bambini non possono condividere le proprie facce, non è permesso dalla moderazione che attuiamo. Tutto il contenuto che l’utente mette sulla app passa attraverso un sistema di moderazione“. Nessuno spazio di accesso diretto, ma la possibilità di arricchire e rendere più contemporanea l’esperienza di gioco, senza rischi, sfruttando le potenzialità positive dei social network. “LEGO – ha concluso Laura Di Bonaventura – ha sempre voluto connettersi con i consumatori e aiutare i consumatori a connettersi tra di loro, questo è un passo naturale che ci porta alla nostra missione di ispirare i costruttori e portarli nel domani, nel XXI secolo”.