Astrofisica: una nursery cosmica nella costellazione di Orione, stelle a braccetto

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Due stelle che si passano il testimone. La nascita della prima potrebbe, a sua volta, aver dato avvio alla genesi di un nuovo astro. Lo afferma uno studio di un team internazionale di astronomi coordinato da ricercatori spagnoli dell’Astrophysical Institute of Andalucia, a Granada, e pubblicato su The Astrophysical Journal.

La ricerca – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – si basa sui dati raccolti dal G. Jansky Very Large Array (VLA) del National Radio Astronomy Observatory (NRAO). Dimostra come le due stelle HOPS (Herschel Orion Protostar Survey) 370 e 108 siano collegate. In particolare, un getto di materiale emesso dalla prima avrebbe favorito la formazione della seconda giovane protostella.

Questo processo, secondo gli studiosi, avrebbe avuto inizio all’incirca 100 mila anni fa. “La direzione del getto, la sua velocità e la distanza fanno tutte propendere per questo scenario”, afferma Mayra Osorio, alla guida del team di ricerca.

Altre quattro stelle nella stessa regione potrebbero essere il risultato di un’analoga interazione. Ma, a differenza di HOPS 108, i ricercatori non hanno al momento trovato evidenze sperimentali sufficienti.

Gli astronomi hanno studiato una grande nube di gas e polveri a circa 1400 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione di Orione, culla di nuove stelle. La regione era stata studiata altre volte in passato, ma questo nuovo studio fornisce dettagli mai visti prima.

Le nuove misure, secondo gli autori, forniscono un importante contributo alla comprensione dei meccanismi di formazione stellare.

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