Blue Whale: 3 casi sospetti a Savona, Comune al lavoro sulla prevenzione

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“Stiamo già portando in campo iniziative. A partire dal prossimo anno con il primario di psichiatria Valenti stiamo studiando un percorso nelle scuole, con una serie di incontri legati ai temi del disagio giovanile che saranno aggiornati anche per il contrasto a fenomeni come il recente Blue Whale”. Lo dice all’Adnkronos Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona e autrice di una serie di libri su mondo dei giovani e sui problemi dell’adolescenza. L’ultimo di questi, “Cyberbullismo. La complicata vita sociale dei nostri figli iperconnessi”, è stato presentato ieri a Celle Ligure, nel savonese. A Savona, dove si sono registrati nelle ultime settimane tre casi-sospetti legati al fenomeno del Blue Whale, l’attenzione resta alta. “Stiamo lavorando molto e insieme – ha aggiunto Caprioglio parlando di prevenzione a fenomeni legati al mondo giovanile – in sinergia con prefetto, insegnanti, referenti scolastici, carabinieri, questura, polizia postale. Abbiamo già fatto molti tavoli congiunti e un ciclo di incontri, più in generale, su disturbi alimentari, abuso di alcol, aperti alla cittadinanza, ai genitori e agli insegnanti. Io credo che la repressione sia una sconfitta: ci vuole anche quella ma come amministrazione puntiamo a sensibilizzare i giovani, un percorso più lento ma che può portare le nuove generazioni ad essere cittadini consapevoli”. Sulla psicosi-Blue Whale, Caprioglio sottolinea: “Parlarne è positivo. Il problema è che poi ci possono essere episodi di emulazione. E il mio dubbio è che si tratti di questo”.

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