Foligno, muore cavallo alla Giostra della Quintana: LNDC, “fermate queste tradizioni anacronistiche”

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Wind of Passion era uno splendido purosangue inglese di 8 anni, troppo giovane per finire così la sua vita. Un animale che, come ha ammesso il suo cavaliere in un’intervista, “ti da tutta l’anima e tutto il cuore, solo per te e senza pretendere nulla”. I cavalli infatti “danno molta fiducia all’uomo – spiega in una nota la Lega Nazionale per la Difesa del Cane – e accettano cose impensabili per compiacere il loro umano. Purtroppo però questa fiducia non è sempre ben riposta e lo dimostra lo sfruttamento a cui sono sottoposti i cavalli da corsa, che troppo spesso hanno vita breve e subiscono infortuni invalidanti o addirittura mortali.

A seguito della caduta durante la Giostra della Quintana di Foligno, che gli è costata la frattura scomposta dell’anteriore destro, Wind of Passion è stato ricoverato presso la clinica veterinaria dell’Università di Perugia ma la mattina dopo è morto. Il comunicato diramato successivamente parla di “arresto cardio cardiaco”. In questi due giorni, Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha tentato invano di parlare con la clinica veterinaria universitaria, i cui addetti però si sono prima trincerati dietro un no comment e poi hanno invitato a richiamare in un orario che si è rivelato però essere orario di chiusura. LNDC e Progetto Islander chiederanno quindi ufficialmente un accesso agli atti per capire come sono andate le cose e sono pronte a sporgere denuncia nel caso in cui le spiegazioni non risultino chiare o convincenti.

Ancora una volta dobbiamo chiedere di fermare queste tradizioni anacronistiche che vedono gli animali come oggetti da usare per il proprio divertimento”, sostiene Piera Rosati – Presidente LNDC. “Il Presidente dell’Ente Giostra della Quintana afferma che c’è una continua ricerca delle migliori tecnologie per tutelare al meglio i cavalli. Ma l’unico modo per tutelare davvero questi splendidi animali è dire basta al loro sfruttamento”.

Nicole Berlusconi – Presidente di Progetto Islander – le fa eco: “Continueremo a batterci finché tutte le forme di sfruttamento degli equidi vengano abolite. I cavalli sono animali particolarmente sensibili e meritano un trattamento decisamente diverso da quello che viene loro riservato ogni giorno.

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