Terremoto, Berlusconi: “A quasi un anno solo pochi moduli”

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“A distanza di quasi un anno dal Terremoto nell’Italia centrale, sono arrivati solo pochi moduli abitativi ad Amatrice e negli altri comuni colpiti dal sisma. All’Aquila il nostro Governo fece uno sforzo unico nella storia della gestione delle emergenze post-Terremoto. Mai nessuno prima di noi aveva affrontato con tanta decisione e tanta energia la situazione drammatica conseguente alla catastrofe”.

Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un’ intervista al quotidiano dell’Abruzzo ‘il Centro’ nello speciale elezioni in vista del ballottaggio per le comunali all’Aquila dove il candidato del centrodestra, Pierluigi Biondi, si confronterà con quello del centrosinistra, Americo Di Benedetto. Berlusconi nell’intervista definisce “impietoso” il confronto con la situazione del Terremoto attuale dell’Italia centrale “gestita dai Governi del Pd”. Con il Governo Berlusconi “non una sola persona e’ stata abbandonata oppure e’ stata costretta a dormire al freddo”.

Poi l’affondo al comune dell’Aquila sulla questione dei crolli dei balconi e delle famiglie evacuate. “Il progetto C.a.s.e. e’ stato il piu’ grande al mondo mai portato a termine per la costruzione in pochi mesi di alloggi veri, non provvisori”. Inevitabili “piccoli difetti di costruzione” dice Berlusconi al quotidiano abruzzese per rilevare poi che “la sciatteria con la quale e’ stata affrontata la manutenzione ordinaria e straordinaria di quegli edifici da parte dell’ amministrazione comunale di sinistra – afferma il leader di Fi nell’intervista – e’ nota a tutti”. “Il progetto C.a.s.e. nacque dalla volonta’ dell’amministrazione Cialente e la localizzazione degli insediamenti – rileva Berlusconi – fu decisa dal Comune. La Protezione Civile e e il dottor Bertolaso si adeguarono alle scelte locali”.

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