Terremoto: oltre 1 milione di tonnellate di macerie, rimozione in corso

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Ammonta a oltre un milione di tonnellate la quantità di macerie stimata dal Piano di rimozione regionale delle Marche su un totale di 53 Comuni interessati che hanno predisposto i loro piani. Le tonnellate rimosse finora sono circa 71 mila. Tre le province interessate: Ascoli Piceno, con 563.663 tonnellate di macerie su 15 Comuni; Macerata, con 482.438 tonnellate di macerie su 33 Comuni; Fermo, con 41.151 tonnellate su cinque Comuni.

“Come previsto, una volta completati i piani – spiega il presidente della Regione Luca Ceriscioli – la quantità di macerie stimate è cresciuta notevolmente, ma la loro rimozione, cominciata a marzo, procede senza sosta. Ringrazio i Comuni che stanno collaborando con gli uffici della Regione. Circa 1.200 tonnellate al giorno e a regime arriveremo a 2.500 al giorno per un costo di 50 euro/t per carico, trasporto, cernita, separazione e recupero”.

Tre i siti di raccolta individuati dalla Regione negli scorsi mesi, ad Arquata del Tronto, a Piane di Chienti a Tolentino e a Monteprandone. Le operazioni – si apprende – sono particolarmente delicate e complesse: i gestori devono infatti raggiungere e caricare le macerie dai vari siti, resi accessibili dalle ordinanze dei sindaci, una volta proceduto con le eventuali demolizioni degli edifici pericolanti e la messa in sicurezza delle strade e delle possibili frane. Inoltre durante la rimozione gli operatori pongono particolare attenzione per esempio ai rifiuti speciali, come l’amianto che viene separato e gestito con procedura speciale.

Il materiale, prima di essere rimosso, viene classificato in tre classi: la prima e’ quella di interesse culturale e architettonico gestita direttamente dal Mibact, per la seconda viene fatta una selezione dai gestori insieme ai funzionari del Mibact, solo alla fine viene classificata e identificata come un rifiuto urbano e quindi caricato e trasportato nei siti di deposito temporaneo per la gestione complessiva.

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