AITEB: “Botulinata? Da una foto non si capisce, gli effetti del farmaco non si colgono da uno scatto”

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Capire da una foto se un volto è stato trattato con il botulino è impossibile. Eppure, sfogliando le riviste spesso scatta la curiosità e l’istinto di “smascherare” chi ha scelto di appianare le rughe, zampe di gallina o rughe frontali con il botulino.

“Nel caso del botulino l’effetto si può vedere solo in dinamica – spiega Massimo Signorini, presidente di AITEB, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino – ovvero quando la persona esprime dei movimenti, quando parla, sorride, creando continue e diverse espressioni, in quanto, il botulino per sua natura attenua la forza di contrazione dei muscoli mimici e addolcisce la mimica. È per questo che la foto non rivela assolutamente nulla, o meglio, svela il risultato ma solo se è negativo. Nel caso di un utilizzo selvaggio e infelice di questo farmaco l’esito salta immediatamente all’occhio, in particolare in certi distretti del viso, l’arcata sopraccigliare ad esempio. Famosa la foto che girava qualche anno fa nella rete e sulle riviste di Nicole Kidman con il sopracciglio esageratamente elevato, quasi “mefistofelico”. Inoltre in questo periodo abbiamo assistito a un accanimento di giudizio nei confronti della cantante Anna Tatangelo valutando un quadro di ritocchi dalle foto. Niente di più fuorviante. Ciò che invece viene colto più facilmente nelle foto sono i risultati negativi prodotti dagli iniettabili riempitivi, i filler – sottolinea ancora Signorini – i rigonfiamenti eccessivi si notano anche in assenza di movimento, ovvero in statica. In ogni caso l’esito dipende molto dal medico che effettua il trattamento, bisogna saperlo fare”.

“Intorno al botulino si sono alimentate molte false informazioni – spiega Guido Dalla Costa, chirurgo estetico e dermatologo AITEB – quando il trattamento è ben fatto non si nota, o meglio si coglie “solo” un bel viso, un viso rilassato e un po’ più giovane e non capita certo di vedere occhi “orizzontali” o la fronte completamente immobile o sopracciglia asimmetriche quando la persona sorride. L’infossamento degli occhi non dipende certo dalle iniezioni del botulino ma spesso da sopracciglia o zigomi “esaltati” con l’acido ialuronico in un contesto di un viso invecchiato e svuotato.
Altro falso mito è l’aspetto di cera che il botulino conferisce al volto. Questo dipende dai dosaggi e dalla mano pesante dell’operatore: eccessive quantità di prodotto distribuite in varie zone del viso possono creare l’effetto frozen, un aspetto “congelato” e inespressivo. Anche in questo ambito vale la regola del buon senso e della moderazione”.

Abbiamo visto innumerevoli volte in questi anni foto dei volti dei “vip” stravolti da trattamenti eccessivi, e le didascalie attribuiscono quasi sempre i risultati ad “eccesso di botulino”. E pensare, povero botulino, che lui con quegli scempi c’entra il più delle volte ben poco!

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