Quello della terza colonna di San Marco, a Venezia, è un vero e proprio mistero, ma potrebbe essere vicino a una soluzione. Protocollata la documentazione del progetto Aurora che ha come obiettivo quello di indagare sulla colonna che insieme a quelle, tuttora visibili, del Leone alato e del Todaro, costituiva nell’alto medioevo una sorta di trittico in Piazza San Marco. Nel 1172, poi, secondo le cronache dell’epoca, la colonna rappresentante un soldato bizantino venne sommersa dalle acque e perduta.
Con il protocollo di 50 pagine di dati, strategie, tecnologie che rappresentano di fatto il manuale delle procedure di RICERCA del manufatto, si potrà ora procedere concretamente con le operazioni. Il passaggio in questione segue il via libera della Soprintendenza e implica il trasferimento del progetto negli uffici dell’Assessorato ai Lavori pubblici per l’autorizzazione all’occupazione del plateatico e le necessarie verifiche sulla sicurezza. Seguiranno una conferenza dei servizi e, indicativamente a settembre, le indagini tomografiche. Nel complesso, i lavori di RICERCA della colonna interesseranno settemila metri quadri equamente suddivisi tra acqua e piazza e proseguiranno per circa sei mesi senza disagi per cittadini e categorie economiche. “Indipendentemente da come andrà la RICERCA – ha spiegato l’assessore al turismo e alla toponomastica del Comune di Venezia Paola Mar – la metodologia d’indagine consentirà di ottenere importanti informazioni sull’assetto dell’area indagata, sulla sua fragilità o al contrario sulla sua resistenza”. Il progetto Aurora è patrocinato dal Comune di Venezia.