Giornata Internazionale del Bacio, WeWorld Onlus: se rubato è un atto di violenza

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Nella giornata internazionale del Bacio, che si festeggia oggi in tutto il mondo WeWorld, Organizzazione non Governativa che da quasi vent’anni si occupa di difendere i diritti delle donne e dei bambini in Italia e nel mondo, accende i riflettori sul ruolo della prevenzione nella lotta contro la violenza di genere.

“In una giornata leggera come questa vogliamo ricordare che anche un semplice gesto, come quello del bacio, se non condiviso, si può trasformare  in un atto di violenzaspiega Marco Chiesara Presidente di WeWorld Onlus.

Nel rapporto alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio presentato a Roma lo scorso 4 luglio, il capo della Polizia Franco Gabrielli, citando i 29 casi di vittime dall’inizio del 2017, ha sottolineato come il lavoro sinergico tra mondo della prevenzione, della repressione e delle istituzioni che lavorano nel sociale sia l’unico percorribile per abbattere il fenomeno.

“Siamo d’accordo con Gabrielli”, dichiara Marco Chiesara “la prevenzione è la chiave di volta, ma implica un cambiamento culturale affinchè anche un gesto apparentemente innocuo, come un bacio non condiviso, sia riconosciuto come violenza. È da quasi 20 anni che WeWorld Onlus si impegna affinchè questo cambiamento sia sempre più visibile e definitivo”.

“Ogni giorno” continua Chiesara “operatori specializzati sono impegnati negli Spazi Donna dei quartieri più a rischio di Roma, Napoli e Palermo affinchè la sensibilizzazione sulla violenza di genere e l’empowerment femminile si diffondano nella comunità tutta e non rimangano tra le pareti dei nostri centri”.

La prevenzione, inoltre, gioverebbe parecchio alla spesa pubblica del nostro Paese così come riportato dall’indagine: “Violenza sulle Donne. Non c’è più tempo. Quanto vale investire in prevenzione e contrasto. Analisi SROI (Social Return on Investment) delle politiche d’intervento”, che WeWorld Onlus ha realizzato grazie al contributo di UBI Banca.

“Ridurre drasticamente il fenomeno della violenza contro le donne – chiude Chiesara – è possibile: in Italia, ogni anno, i costi diretti e indiretti della violenza ammontano a 17 miliardi di euro. È stato dimostrato per la prima volta che l’investimento in prevenzione renderebbe al nostro Paese 9,05 euro per ogni euro investito: tanto varrebbe adottare a livello nazionale un piano strutturato di politiche che impediscano il ripetersi della violenza sulle donne e sui loro figli”.

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