La Coldiretti Nord Sardegna denuncia i 2mila ettari di patrimonio boschivo andato in fumo nei giorni scorsi. “Ad oggi non e’ stato ancora possibile verificare se vi siano stati danni alle strutture agricole e agli animali – afferma il presidente Battista Cualbu – ma fare impresa in queste condizioni sta diventando impossibile. A fine gennaio abbiamo denunciato la perdita di centinaia di ettari di sugherete a causa della straordinaria nevicata che si e’ abbattuta su quest’area e oggi ci troviamo costretti a fare lo stesso a causa degli incendi. Per i nostri agricoltori e allevatori – denuncia – sono momenti difficilissimi che si sommano a un periodo nefasto caratterizzato da eventi climatici straordinari, siccita’, ribassi nei prezzi e ritardi dei premi comunitari”.
Ermanno Mazzetti, direttore provinciale dell’associazione, sottolinea che applicando il divieto di pascolo sulle aree percorse dal fuoco, “si punirebbero tutti quegli allevatori che quotidianamente custodiscono e tutelano il territorio”. Il sindaco di Ala’ dei Sardi, Francesco Ledda rilascia un appello: “chiediamo alla Regione e all’assessorato all’Ambiente sia il finanziamento di piccoli cumuli d’acqua, per avere delle riserve sempre disponibili nella lotta contro gli incendi, sia di aiutarci economicamente nel miglioramento della viabilita’ rurale per consentire un rapido accesso alle aree boschive”.