Incendi, il Prefetto di Napoli: “Rafforziamo il coordinamento contro l’emergenza”

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“Lo scopo di questo incontro era quello di creare un piu’ forte coordinamento tra tutti gli attori istituzionali che sono chiamati in causa da eventi come gli incendi boschivi in modo da ottimizzare le risorse che di certo non sono illimitate”. Lo ha detto il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, durante l’incontro in prefettura con i 13 sindaci e delegati del vesuviano (Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco, Trecase), il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, il sindaco metropolitano, Luigi de Magistris, il questore di Napoli, Antonio De Jesu, il presidente dell’Ente Parco del Vesuvio, Agostino Casillo, e i vertici delle forze dell’ordine.

Il prefetto di Napoli ha annunciato che il tavolo ha accolto la proposta del sindaco de Magistris di una riunione di coordinamento a scadenza bisettimanale. “Abbiamo pensato che questo tavolo, di estrema sintesi, si possa riunire nel momento della stagione estiva piu’ calda ogni quindici giorni – ha detto Pagano -. Dalla riunione di oggi e’ emersa la necessita’ di sviluppare un piu’ puntuale coordinamento: quello piu’ strettamente legato alla lotta attiva agli incendi sara’ curato dalla Regione con i Comuni e la Citta’ Metropolitana di Napoli, a sua volta, fara’ una riunione con i sindaci per capire le loro necessita’ e per poter fornire loro mezzi nell’immediato”.

L’ente metropolitano, infatti, “si e’ impegnato a fornire da subito – ha annunciato il prefetto – dei mezzi di protezione civile ai Comuni per aumentare la loro capacita’ di contrasto da terra agli incendi. E’ opportuno – ha aggiunto – pensare ora a come rafforzare il meccanismo di controllo del territorio: ci sono attualmente pattuglie di militari impiegate nell’area vesuviana per presidiare sette itinerari che ci sono stati indicati come particolarmente sensibili dall’ente Parco, condivisi con i sindaci, e che servono a rafforzare la prevenzione”. 

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