Terremoto, il sindaco di Borbona: “Temiamo delle ricadute sul turismo”

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“Abbiamo tante seconde case inagibili e siamo nell’impossibilita’ di dare soluzione abitative di emergenza e questo incide molto sulle presenze di turisti. Ad agosto dello scorso anno qui c’erano circa 6mila persone, siamo fiduciosi per l’estate in corso ma ovviamente temiamo ripercussioni”. E’ quanto afferma all’ANSA il sindaco di Borbona (Rieti), il comune piu’ vicino all’epicentro del sisma di questa mattina, Maria Antonietta Di Gaspare.

“Importanti presenze – prosegue – le abbiamo con il ‘mordi e fuggi’, grazie alle iniziative della pro loco e ai fondi della Regione. Abbiamo il 50% delle inagibilita’, nel centro storico e nel rione di Chennittu toccano il 90%. La notte scorsa ci ha ricordato che non e’ affatto finita. La paura di cio’ che e’ gia’ avvenuto e’ forte, quindi la prima reazione per noi, ogni volta, e’ quella di fuggire. Abbiamo una storia sismica secolare – prosegue il sindaco di Borbona – ma la sequenza partita da Amatrice e’ stata la piu’ distruttiva anche dal punto di vista psicologico”.

“Oggi inauguriamo il secondo b&b aperto dopo il sisma e riapre la macelleria, una delle poche della zona, e’ la terza attivita’ danneggiata dal Terremoto che riapre dalla scossa del 18 gennaio, che e’ stata quella che qui ha fatto piu’ danni. La mia grande preoccupazione – conclude – sono questa manciata di chilometri che ci separano da una zona ad altissimo rischio, come Campotosto”.

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