Kenya, grave siccità: quasi 70mila bimbi malnutriti rischiano di perdere la vita

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In Kenya quasi 73.000 bambini sono gravemente malnutriti a causa della siccita’ e della conseguente mancanza di cibo e rischiano di morire se non riceveranno urgentemente gli aiuti necessari. La denuncia arriva da Save the Children e Unicef che hanno pubblicato una nuova indagine che rivela tassi di malnutrizione allarmanti in diverse contee del Kenya. Malnutrite anche circa 40.000 donne in gravidanza o in fase di allattamento. L’indagine dimostra che nella sola contea di Turkana i tassi di malnutrizione acuta, la piu’ pericolosa forma di malnutrizione, sono quasi quadruplicati in un solo anno, passando dal 2,3% nel 2016 all’8,3% nell’anno in corso. Nel Sud Turkana, il 12% dei bambini sotto i cinque anni soffre di malnutrizione acuta, un dato senza precedenti. Livelli di malnutrizione acuta molto elevati si registrano anche a East Pokot (5,8%), Mandera (5,2%), Sambura (3,8%) e West Pokot (3,2%), contee nelle quali si assiste a un gravissimo deterioramento della nutrizione e della sicurezza alimentare. In seguito alle elezioni di due settimane fa in Kenya, le organizzazioni umanitarie chiedono urgentemente ai governi nazionale e locali – che sono responsabili della gestione della risposta alla siccita’, in coordinamento con le agenzie umanitarie – di dare in questo momento priorita’ assoluta ai fondi per rispondere alla crisi in corso e a mettere in atto interventi specifici, tra cui programmi alimentari per raggiungere le persone piu’ vulnerabili e prevenire morti evitabili. “La siccita’ sta mettendo a rischio la vita di decine di migliaia di bambini e famiglie, tra cui i bambini sotto i cinque anni e le madri in gravidanza o in fase di allattamento, che sono i soggetti piu’ vulnerabili”, dichiara Francis Woods, Direttore in Kenya di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro. “Nelle zone piu’ colpite dalla siccita’, le famiglie hanno perso il bestiame, da cui dipendono per il loro sostentamento, per il cibo, per il latte. Molte di loro riescono a sopravvivere con fatica, con appena un pasto al giorno quando riescono a reperirlo. Molte donne, inoltre, non possono piu’ allattare i loro bambini perche’ sono troppo malnutrite per produrre il latte sufficiente”, ha aggiunto Francis Woods. Dall’indagine emerge infatti che in Kenya circa 40.000 donne incinte e in fase di allattamento risultano attualmente malnutrite – un dato che fa registrare un incremento del 20% rispetto allo scorso anno – con gravi rischi per la loro vita e per quella dei loro bambini. “La situazione generale della malnutrizione in Kenya continua a essere molto preoccupante, e in alcune contee i livelli di malnutrizione fanno registrare peggioramenti. In piu’, ci apprestiamo a entrare nella stagione in cui le piogge saranno meno frequenti e questo potrebbe portare a un ulteriore deterioramento della situazione. Le recenti elezioni dovrebbero rappresentare un’opportunita’ per invertire la rotta di questa tragedia che sta colpendo molte parti del Paese. Pertanto chiediamo con forza al nuovo governo nazionale e ai governi locali di agire subito per prevenire la morte di tanti bambini”, afferma Patrick Mweki, Direttore di Action Against Hunger in Kenya e Somalia. “La comunita’ internazionale deve mettere a disposizione maggiori fondi per supportare il governo del Kenya e le agenzie umanitarie che operano sul campo con l’obiettivo di impedire che questa situazione gia’ molto critica possa ulteriormente aggravarsi e mettere a rischio la vita di tanti bambini e delle loro mamme”, afferma Francois Batalingaya, Direttore di World Vision in Kenya.

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