Terremoto Centro Italia: domani pomeriggio Gentiloni in visita ad Arquata

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Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sara’ nel pomeriggio di domani, lunedi’ 14 agosto, in visita ad Arquata nelle Marche, nelle zone colpite dal terremoto verificatosi la scorsa estate.

La visita arriva a distanza di pochi giorni da quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a poco piu’ di un mese da quella fatta dal premier ad Accumoli (Rieti). Gentiloni atterrera’ sull’elisuperficie di Arquata alle 17, poi, secondo il programma reso noto dal sindaco Aleandro Petrucci, visitera’ il secondo ‘villaggio’ di Sae nella frazione di Piedilama, dove sono state consegnate 16 casette.

Si tratta della seconda area, dopo quella di Pescara del Tronto, dove tornano a vivere le famiglie grazie alle Soluzioni abitative d’emergenza. Il premier, accompagnato dal capo di stato maggiore della Difesa, gen. Claudio Graziano, incontrera’ anche i militari del Genio dell’Esercito (100 quelli assegnati alla provincia di Ascoli Piceno) che hanno cominciato nella frazione di Tufo di Arquata le demolizioni e la rimozione delle macerie.

E’ proprio questo che il sindaco Petrucci chiedera’ a Gentiloni, fare presto con la rimozione delle macerie: “A un anno dalla prima scossa siamo ancora in fase emergenziale: ancora non abbiamo potuto mettere piede nel capoluogo (il centro storico di Arquata; ndr) perche’ ci sono le macerie. Finche’ non verranno rimosse, di ricostruzione non si parla”, dice Petrucci lamentando ritardi. Quanto alle casette, “ne abbiamo consegnate 26 a Pescara e ora 16 a Piedilama, ma contiamo di arrivare presto a 200”.

Sulla denuncia del ‘collega’ di Amatrice Sergio Pirozzi riguardo all’esenzione di tasse e contributi (“una presa in giro, c’e’ solo il credito d’imposta”), il primo cittadino di Arquata non si sbilancia: “Non ho approfondito la questione, ma se lo dice Pirozzi, che e’ amico mio, fa bene a dirlo a voce alta. Noi avevamo chiesto una zona franca totale per i comuni del cratere. I morti vengono a commemorarli da noi, un occhio di riguardo in piu’ ci voleva”.

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