Usa-Corea del Sud rivedono le direttive sui missili che Seoul può lanciare

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Nel giorno in cui la Corea del Nord ha minacciato l’uso di armi nucleari contro gli Usa in caso di provocazioni militari di Washington, il Pentagono ha fatto sapere che gli Stati Uniti e la Corea del Sud stanno rivedendo le direttive riguardanti la dimensione delle testate dei missili che Seoul può lanciare. Una tale analisi getta le basi affinché la nazione a Sud del 38esimo parallelo rafforzi le sue difese missilistiche. Come spiegato dal portavoce del Pentagono, Jeff Davis, le attuali linee guida limitano la portata distruttiva dei missili sudcoreani ma il quadro di riferimento potrebbe cambiare: “Si tratta di un argomento sotto analisi e vi posso dire che saremmo favorevolmente propensi a fare qualsiasi cosa che aumenti le capacità difensive della Corea del Sud”. Davis ha aggiunto che “abbiamo la possibilità di adattarci e ci adatteremo sempre alle minacce non appena esse cambiano”.

 Le indicazioni del Pentagono sono arrivate all’indomani di una telefonata tra il presidente americano Donald Trump e quello sudcoreano Moon Jae; i due sono d’accordo nel sostenere che Pyongyang “pone una grave minaccia, diretta e crescente”.

Il mese scorso il regime di Kim Jong-un ha condotto due lanci di missili balistici intercontinentali sostenendo che è capace di colpire gli Usa. Per il Pentagono, la Corea del Nord sarà in grado di lanciare missili capaci di trasportare testate nucleari entro il prossimo anno, almeno due anni prima del previsto. Nel fine settimana l’Onu ha punito Pyongyang con nuove sanzioni che potrebbero costare alla nazione più isolata al mondo un miliardo di dollari l’anno.

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