AstroPaolo legge una poesia di Emily Dickinson sullo spazio

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Ha una sua solitudine lo spazio, solitudine il mare?’‘: l’astronauta Paolo Nespoli legge una poesia di Emily Dickinson, mentre alle sue spalle si vede la bellissima Terra, colorata di azzurro e striata di nuvole bianche.

”Sono stato invitato a leggere questa poesia dalla cupola della Stazione Spaziale, ossia da questa meravigliosa finestra sulla Terra, perche’ e’ un posto vicino al tema della poesia di Emily Dickinson” ha detto l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) in collegamento con l’Accademia Nazionale dei Lincei, in occasione dell’apertura di un programma di scambio culturale tra Italia e Stati Uniti. La poesia infatti e’ la ”1695- Ha una sua solitudine lo spazio” e l’astronauta, che e’ impegnato nella missione Vita dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), e’ stato invitato a leggerla dalla John Cabot University, una universita’ statunitense con sede in Italia, che organizza l’iniziativa ”Italy Reads Program”. Il programma e’ destinato alle scuole e prevede un ciclo di letture di autori americani: all’apertura, nel ruolo di lettore, c’era anche il poeta americano Billy Collins, che ha scelto per AstroPaolo i versi della Dickinson.

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