Terremoto, Anas: “Riaperta al traffico locale la Sp 209 “Valnerina””

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Riaperta in modalita’ provvisoria per il traffico locale, la strada provinciale 209 “Valnerina”, nel tratto gravemente danneggiato dal terremoto dello scorso 30 ottobre nel comune di Visso, in provincia di Macerata. I lavori, avviati dall’Anas lo scorso 17 agosto dopo una complessa attivita’ di indagini geologiche, rilievi tecnici e progettazione, hanno infatti consentito di mettere in sicurezza il versante roccioso ed avviare la ricostruzione del tratto interessato.

“Gli interventi – ha affermato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – sono particolarmente complessi data la grave situazione idrogeologica, generata dal sisma, che ha coinvolto non solo la strada ma anche il fiume e l’intero versante. Anas, di concerto con i Comuni di Visso, Ussita, Castelsantangelo, la Provincia di Macerata e la Regione Marche, ha impostato i lavori in modo da consentire questa prima riapertura provvisoria per dare respiro al traffico locale, altrimenti costretto a lunghi percorsi alternativi. Al contempo proseguono gli interventi per completare la ricostruzione definitiva, che richiederanno altri quattro mesi”.

Il transito sara’ garantito alle autovetture (e ai veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate) in tre fasce orarie: 7:00-8:00; 12:00-13:00; 17:00-18:00 con senso unico alternato per 30 minuti in direzione Visso e 30 minuti in direzione Preci. Nelle prossime settimane, terminate le attivita’ di protezione dei versanti, sara’ possibile incrementare le fasce orarie di apertura al traffico. Il transito in corrispondenza della frana si svolgera’ su una pista di circa 600 metri appositamente realizzata.

L’intero tratto sara’ monitorato del personale tecnico che in caso di condizioni meteorologiche avverse potra’ disporre limitazioni o chiusure temporanee al fine di garantire la sicurezza. I lavori, per un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro, hanno finora riguardato la realizzazione della pista provvisoria, la bonifica dell’intero versante e il disgaggio dei massi pericolanti, la demolizione della galleria artificiale, la realizzazione di ulteriori barriere paramassi e la realizzazione di un alveo provvisorio sul quale e’ stato temporaneamente spostato il fiume Nera per consentire la sistemazione dell’alveo definitivo nonche’ il completamento dei lavori.

A seguito al Terremoto del 30 ottobre il tratto in questione era stato compromesso da una grave situazione idrogeologica che ha interessato tutto il versante. In particolare, un’ampia frana di oltre 60 mila metri cubi ha travolto l’infrastruttura e ha deviato il corso del fiume Nera, causando la formazione di un bacino lacustre che ha sommerso il piano viabile. Il tratto e’ stato inoltre interessato da una diffusa caduta di massi provenienti dal costone roccioso e da una condizione di forte instabilita’ geologica con rischio di ulteriori frane e cadute massi.

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