Una ricerca dell’università di Newcastle ha rilevato che la plastica che ormai ha invaso i nostri mari, è stata trovata nello stomaco di creature che vivono fino a 11 chilometri di profondità, nelle fosse oceaniche del Pacifico.
La ricerca ha studiato 90 animali marini in tutta l’area pacifica, dalla fossa delle Marianne a quella del Giappone, da Kermadeck alle Nuove Ebridi, scoprendo nei loro stomaci Pvc, nylon, rayon e lyocell. Sebbene la maggior parte dei rifiuti che finiscono negli oceani galleggino in superficie, la degradazione e frammentazione alla fine li fa penetrare quindi anche in profondità: “Una volta che queste plastiche raggiungono i fondali non hanno altro posto in cui andare, e quindi è presumibile che si accumulino in grandi quantità. Trovare fibre plastiche all’interno di animali che vivono a 11 km di profondità mostra la dimensione del problema,” spiega l’autore dello studio, Alan Jemieson.