ANBI: in Italia ci sono più dichiarazioni di emergenza ambientale che mesi dell’anno

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“Deve ancora finire l’anno e in Italia, in 11 mesi, sono stati già dichiarati 12 stati di calamità naturale, dietro ai quali, però, non ci sono risorse reali per rifondere i danni subiti dagli agricoltori e questo non è certo da Paese civile”: a sottolinearlo è il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), Francesco Vincenzi, intervenuto alla tappa napoletana dell’Acqua Tour, organizzato  unitamente ai sindacati FAI-Cisl, FLAI-Cgil, FILBI-Uil, nell’ambito del Villaggio degli Agricoltori Coldiretti.

Dobbiamo scrivere tutti insieme una pagina nuova per il Paese – prosegue il Presidente ANBIad iniziare dalla burocrazia, che deve essere alleata e non ostacolo verso un nuovo modello di sviluppo, che abbia al centro il territorio, per la cui gestione c’è oggi stanziato, a diverso titolo, circa un miliardo di euro; la professionalità dei Consorzi di bonifica ha creato un patrimonio di progetti definitivi ed esecutivi a servizio del Paese. Ora bisogna che chi di dovere renda operativa l’apertura dei cantieri.

Sulla stessa linea sono i sindacati di categoria.

I Consorzi di bonifica devono essere i principali protagonisti nella manutenzione del territorio, perché ne sono le vere sentinelle” indica Raffaella Buonaguro, Segretaria Nazionale di FAI-Cisl.

Ma perché la legge di riforma dei Consorzi di bonifica in Campania, approvata ancora nel 2003, non è mai stata applicata? E che fine ha fatto la proposta di legge nazionale contro il consumo del suolo?” A chiederlo è invece Gabriele De Gasperis, Segretario Generale della FILBI-Uil, che ricorda anche come “i Consorzi di bonifica sono l’unico esempio di federalismo fiscale applicato, ma la politica non può pensare che la manutenzione del territorio sia a costo zero per gli investimenti pubblici.

Alla politica si rivolge, infine, anche Sara Palazzoli, Segretaria Nazionale di FLAI-Cgil, affermando che “la politica colpevolmente non conosce i Consorzi di bonifica, né riconosce l’alta professionalità, che esprimono, perché non ci può essere qualità di prodotto senza qualità del lavoro.”

In un’Italia purtroppo a due velocità è arrivato il tempo per cui al Sud la politica si assuma le sue responsabilità e, smettendo di guardare alle gestioni industriali dell’acqua ed a commissariamenti “premiali” verso propri adepti, inizi a pensare con maggiore e diversa serietà alla difesa del suolo, alla gestione trasparente della risorsa acqua – aggiunge Vito Busillo, Presidente di ANBI Campania e Vice Presidente Nazionale ANBII Consorzi ovunque offrono risposte concrete nel Paese ma al Sud, dove pure vi sono eccellenze da mostrare con orgoglio, i territori soffrono i commissariamenti e le imprese ancora di più. I Consorzi di bonifica della regione hanno iscritto, nel registro RENDIS presso l’ISPRA, progetti per 350 milioni di euro, anch’essi fermi nei meandri della burocrazia.

Non possiamo continuare a remare a vista – fa eco Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBICi vuole una rotta e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Per questo, insieme ai sindacati di categoria, insistiamo sulle possibilità economiche ed occupazionali, date dallo sviluppo dell’irrigazione e dalla sicurezza ambientale in un nuovo modello di sviluppo per il nostro Paese, che metta al centro dell’agire i valori del territorio quali strumenti originali per competere sui mercati.”

Nel rispetto dei ruoli – conclude VincenziANBI e sindacati sono impegnati a fare sistema, valorizzando ciò che li unisce: il ruolo centrale dei Consorzi di bonifica nello sviluppo del territorio  e delle sue eccellenze. Auspichiamo che il confronto della prossima campagna elettorale avvenga sulle scelte da attuare per un territorio, che non può più aspettare, pena l’arretrare sul fronte dello sviluppo dell’occupazione.”

Alla iniziativa sono intervenuti ed hanno assunto impegni anche l’on.le Paolo Russo della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, il Consigliere Delegato del Presidente della Regione Campania, Francesco Alfieri e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Molise, Vittorino Facciolla.

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