I nuovi casi di infezione da HIV sono in leggero calo, come anche le nuove diagnosi da AIDS (mentre rimane stabile il numero di persone decedute). Cambiano le modalità di trasmissione del virus: diminuiscono le infezioni tramite l’iniezione di droga, e aumentano quelle per rapporti sessuali non protetti. I dati sono stati divulgati dall’Istituto superiore di sanità, e pubblicati dal ministero della Salute, con l’aggiornamento al 31 dicembre 2016. “Nel 2016 sono state riportate 3.451 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 5,7 nuovi casi per 100.000 residenti. Questa incidenza – si legge nel comunicato del Ministero della Salute – pone l’Italia a parità della Grecia al tredicesimo posto tra le nazioni dell’Unione Europea.
Negli anni si osserva un aumento dell’età mediana alla diagnosi, nonché un cambiamento delle modalità di trasmissione: diminuisce la proporzione di consumatori di sostanze per via iniettiva, ma aumenta la proporzione dei casi attribuibili a trasmissione sessuale, in particolare tra maschi che fanno sesso con maschi (MSM).
Il registro Nazionale AIDS è attivo sin dall’inizio degli anni ’80; nel 2016 sono stati segnalati al Centro Operativo AIDS (COA) 778 casi di AIDS, pari a un’incidenza di 1,3 nuovi casi per 100.000 residenti. Oltre il 50% dei casi di AIDS segnalati nel 2016 era costituito da persone che non sapevano di essere HIV positive.”