Una ricerca condotta presso la Columbia University’s Mailman School of Public Health, pubblicata su The Lancet Planetary Health, suggerisce che l‘inquinamento può indebolire le ossa, favorendo l’osteoporosi: lo studio ha infatti evidenziato che i ricoveri per frattura aumentano in caso di innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico.
Secondo i ricercatori lo smog si associa a perdita di densità ossea (condizione tipica dell’osteoporosi) e ad una ridotta concentrazione di ormone paratiroideo nel sangue (l’ormone che presiede all’assorbimento del calcio e ha un ruolo nella mineralizzazione delle ossa).
L’indagine ha inizialmente scandagliato 9,2 milioni di ricoveri per fratture legate a osteoporosi e si è rilevato che anche un piccolo aumento delle concentrazioni di particelle inquinanti porta a un aumento delle fratture tra gli anziani; successivamente gli esperti hanno studiato 692 individui di mezza età ed hanno osservato c che coloro che vivono in aree più inquinate presentano una minore densità ossea e minore concentrazione dell’ormone paratiroide.