Dopo che le speranze si sono riaccese per qualche ora, arriva la smentita: “Al momento attuale non è stata trovata nessuna traccia del sottomarino“, ha dichiarato il portavoce della Marina argentina, Enrique Balbi, in riferimento alle informazioni circolate nelle ore scorse riguardo a possibili segnali provenienti dall’ARA San Juan, sparito nell’Atlantico mercoledì scorso con 44 menbri dell’equipaggio a bordo.
Interrogato sulla notizia, circolata sui media, del possibile rilevamento, da parte di un’unita’ aerea americana, di una “macchia di calore“, che corrisponderebbe ad un oggetto metallico a circa 300 km dalla costa della Patagonia, Balbi ha detto che non dispone di nessuna informazione al riguardo. Il portavoce ha raccontato inoltre che una nave britannica aveva avvistato il bagliore di tre razzi Bengala -due bianchi e uno arancione- ad est della Penisola di Valde’s, ma i successivi monitoraggi della zona non hanno dato nessun risultato.
Balbi ha spiegato che tre tipi diversi di controllo delle acque sono stati usati in questa ricerca: sonar attivi e passivi, in dotazione alle unita’ navali argentine; immagini termiche, rilevate da aerei americani e monitoraggio di possibili anomalie magnetiche, a carico di un aereo antisommergibili brasiliano, che ha sorvolato la zona a una quota di appena 300 metri. In quanto al possibile origine di questi bagliori, il portavoce ha detto che non e’ stato ancora individuato, sottolineando che ad Est della zona dove sono concentrate attualmente le ricerche del San Juan esiste una grande concentrazione di pescherecci.