L’ex generale dei Carabinieri Forestali Guido Conti, “suicidato” venerdì scorso (ma adesso si indaga per “istigazione al suicidio”), non era indagato per la vicenda della tragedia dell’Hotel Rigopiano. Lo ha comunicato la Procura di Pescara ai familiari. “Non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazione” alla data del 21 di novembre 2017, cioe’ oggi. Con questa formula la procura ha risposto all’istanza presentata dall’avvocato Alessandro Margiotta per conto dei familiari di Conti ai sensi dell’art.335 Cpp: per il legale questo significa “che non era e non sarebbe mai stato indagato“.
Cinque dirigenti dello staff della compagnia petrolifera Total sono stati ascoltati ieri dagli investigatori sul caso della morte dell’ex generale Guido Conti. L’incarico del generale e’ stato molto breve, appena una quindicina di giorni. I rappresentanti della Total hanno poi partecipato ai funerali che si sono svolti a Sulmona (L’Aquila). Le indagini proseguono in modo celere: sono state ascoltate anche persone del paese che hanno incontrato il generale poco prima del suicidio e nei giorni precedenti. Tutti avrebbero confermato che negli ultimi tempi Conti era turbato, ma nessuno ha saputo spiegare il perche’. In riferimento alle attivita’ future nell’ambito dell’inchiesta per istigazione al suicidio, nei prossimi giorni e’ in programma un summit tra investigatori e pm. Secondo quanto si e’ appreso, sono previsti altri accertamenti. A tale proposito, e’ iniziato l’esame dei tabulati telefonici e del pc sequestrato.
La moglie Anna ha raccontato che “Quando Guido e? tornato a casa da Potenza, mercoledi? scorso, era distrutto. Trasformato“. Appena due giorni dopo si sarebbe tolto la vita. A Potenza il generale si era trasferito il 1° novembre per assumere il nuovo incarico come responsabile della sicurezza ambientale della compagnia petrolifera francese Total. E sui suoi ultimi giorni di Potenza si concentrano le attività degli inquirenti.
La telefonata anonima ricevuta da un quotidiano locale abruzzese
Una telefonata anonima ricevuta da un quotidiano locale online abruzzese, Primadanoi, in cui una voce probabilmente artefatta segnalava le dimissioni del generale dei carabinieri Guido Conti dalla Total, uccisosi venerdi’ scorso, e’ stata acquisita dagli inquirenti che indagano sulla sua morte. La telefonata e’ arrivata alla segreteria telefonica del giornale poco prima delle 15.00 di venerdi’ scorso: come spiega Primadanoi con voce “presumibilmente maschile e dall’accento meridionale, forse siciliano”. A quell’ora presumibilmente il generale era ancora vivo, visto che una prima ricognizione cadaverica avrebbe individuato l’ora della morte tra le 16 e le 17 di venerdi’ scorso in una zona impervia ai piedi del Monte Marrone a Pacentro (L’Aquila). Gli investigatori vogliono fare ulteriore chiarezza su questo particolare da inserire nel fascicolo aperto da parte della Procura di Sulmona per istigazione al suicidio per scavare di piu’ anche nel breve periodo in cui Conti e’ stato al servizio della multinazionale, impegnata nelle estrazioni petrolifere in Basilicata