La vitamina D è una sostanza molto importante per il nostro organismo, essenziale per le ossa e a rinforzare il sistema immunitario. Tra le principali funzioni c’è quella di regolare la quantità di calcio e fosforo presenti nel corpo, la cui carenza può causare rachitismo nei bambini, osteomalacia e fragilità ossea. In Italia circa l’80% della popolazione è carente e diversi studi confermano che tale carenza di vitamina D interessa circa la metà dei giovani italiani nei mesi invernali e quasi la totalità degli anziani.
La vitamina D è prodotta dalla pelle che la sintetizza dal precursore 7- deidrocolesterolo grazie all’esposizione solare. Per produrre una buona quantità di vitamina D il nostro organismo necessita almeno di 15 minuti al giorno di esposizione alla luce solare.
Una grave carenza di vitamina D può causare rachitismo nei bambini, provocando un anormale sviluppo del tessuto osseo, e osteomalacia negli adulti provocando dolori alle ossa e ai muscoli, debolezza muscolare e fragilità ossea. Inoltre la vitamina D è particolarmente importante per le donne in gravidanza e potrebbero insorgere problemi di varia natura a seguito di una carenza di questa vitamina.
- Il Salmone: ricco di proteine, grassi “buoni” e calcio, è considerato l’alimento più adatto per chi soffre di problemi ossei. Infatti contiene una discreta quantità di vitamina D;
- L’olio di fegato di merluzzo: ricco di vitamina D, però non rientra nella dieta mediterranea e non si trova abitualmente sulle nostre tavole;
- Aringhe, sardine e sgombri: i pesci sono in genere gli alimenti che contengono più vitamina D;
- I latticini: in genere quelli più ricchi in calcio sono il burro e i formaggi particolarmente grassi;
- Le uova: anch’esse ricche di vitamina D, nel tuorlo si trova la maggiore concertazione;
- Caviale e uova di pesce: in particolare il caviale molto apprezzato non solo per la sua prelibatezza ma anche per le sue capacità nutritive;
- I frutti di mare: anche i molluschi sono conosciuti ed apprezzati per i livelli di vitamina D, è consigliato infatti consumare vongole, cozze e ostriche. Ovviamente con una certa cautela visto che sono causa molte volte di intossicazioni alimentari.
L’esposizione al sole è il metodo naturale per produrre più vitamina D di cui il nostro corpo ha bisogno. Le abitudini quotidiane però hanno costretto l’essere umano a passare il 99% del suo tempo in ambienti chiusi e ciò ha causato carenze anche gravissime di questa importante vitamina con conseguenze che vanno dalla depressione al cancro all’ Alzheimer. E’ possibile valutare il proprio livello di vitamina D con le analisi del sangue, rivolgendosi al proprio medico se si decide di assumere questa vitamina.