India, lo smog soffoca il cricket: big match con le mascherine

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“Uscivano fuori dal campo e vomitavano. Non e’ possibile che i giocatori facciano tanto sforzo“: è lo sfogo dell’allenatore della nazionale di cricket dello Sri Lanka, Nic Pothas, al termine del terzo test contro l’India, a New Delhi, una delle citta’ piu’ inquinate del mondo. Proprio a causa dello smog è stato necessario interrompere il match, che era molto atteso, in tre occasioni.

I giocatori srilankesi indossavano le mascherine anti-smog, ma la capitale indiana e’ immersa a livelli record di inquinamento da diverse settimana. La potente federazione di cricket indiana non si e’ lasciata troppo scomporre: “Se 20.000 persone sulle tribune non hanno avuto problemi e la squadra indiana non ha avuto alcun problema, mi chiedo perche’ il team dello Sri Lanka abbia fatto cosi’ tanto clamore” ha detto CK Khanna, il presidente della BCCI, il Board of Control di Cricket in India. Ma Pothas ha detto che i suoi uomini erano fisicamente provati e che i livelli di inquinamento “cosi’ alti” erano insopportabili. “Avevamo giocatori che uscivano dal campo e vomitavano”, ha detto ai giornalisti al termine della partita. “C’erano bombole di ossigeno nello spogliatoio, ma non e’ normale che i giocatori soffrano in questo modo durante il gioco“.

Negli ultimi giorni le concentrazioni di polveri sottili, le piu’ inquinanti e pericolose, a New Delhi, hanno raggiunto un picco 15 volte superiore a quello considerato il massimo dall’Organizzazione mondiale della sanita’, prima di tornate a livelli considerati solo “malsani”, ha documentato il sito web dell’ambasciata statunitense.

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