Ondata di gelo eccezionale porta gli USA nel freezer a Capodanno: -20°C a New York, -40°C in Minnesota. Trump scherza: “farebbe bene un po’ di riscaldamento globale”

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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, torna a parlare dei cambiamenti climatici dicendo che agli Stati Uniti farà bene “un poco” di riscaldamento globale per combattere l’eccezionale ondata di gelo che sta colpendo il Paese negli ultimi giorni dell’anno e che si intensificherà secondo tutte le previsioni a Capodanno e ad inizio 2018. “Sulla costa Est potrebbe essere la notte di fine anno più fredda mai registrata. Potremmo usare un po’ di questo buon, vecchio, riscaldamento globale, per difenderci dal quale il nostro Paese, ma non altri , stava per pagare trilioni di dollari. Copritevi!“, ha scritto su twitter. Il riferimento di Trump è all’ondata di freddo che ha colpito la zona orientale del paese e che dovrebbe durare finale al weekend con punti di -40 nel Minnesota e di -20 a Detroit nel Michigan e poco meno a New York. Con il suo messaggio Trump ha voluto rinvigorire la sua polemica sul riscaldamento globale che, a suo dire, è un’invenzione della Cina.

LaPresse/Reuters

Il presidente Usa a giugno aveva ritirato gli Stati Uniti, unica nazione al mondo, dagli accordi di Parigi sul clima.  Per questo, a giugno aveva ritirato gli Stati Uniti, unica nazione al mondo, dagli accordi di Parigi sul clima siglati nel 2015. Ma, come ricorda il New York Times, con quest’ultimo tweet Trump è andato oltre, confondendo più o meno volutamente le nozioni di clima e quelle relative al meteo, creando dunque “un pasticcio scientifico”. “Con temperature gelide nell’Ovest, il presidente Trump ha messo in dubbio la realtà dei cambiamenti climatici. Ma il meteo non è la stessa cosa del clima”, scrive il quotidiano della Grande Mela. Contro il tweet del presidente si sono schierati, come prevedibile, molti esponenti Dem del Congresso americano. La prima è stata la senatrice Elizabeth Warren ricordando che gli Stati Uniti, in qualità di uno dei principali inquinatori del Pianeta, hanno “l’obbligo morale” di combattere i cambiamenti climatici. E ancora: Kamala Harris, esorta città e Stati ad agire di fronte all’immobilità dell’amministrazione guidata dal magnate. In campo anche il senatore Sheldon Whitehouse che sempre su Twitter si rivolge direttamente a Trump e scrive come sia “imbarazzante. E’ charo che i fatti non le interessano ma c’è un nuovo rapporto sul clima della sua amministrazione in cui si afferma che i cambiamenti climatici sono causati da fattori umani e che hanno conseguenze serie sulla salute, sull’economia, e sull’ambiente. Lo legga”. Il riferimento è al documento redatto da 13 agenzie federali Usa e approvato dalla Casa Bianca lo scorso 4 novembre che, di fatto, contraddice gran parte delle posizioni dell’amministrazione Trump in tema di cambiamenti climatici sostenendo che “la Terra sta vivendo il periodo più caldo nella storia della civilizzazione e le attività umane sono la causa principale dell’aumento delle temperature che si è verificato a partire dall’inizio del Ventesimo secolo”.

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