Google avvia programmi certificati per riempire i posti di lavoro di tecnologia informatica vacanti

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Ci sono 150.000 posti di lavoro liberi legati alle tecnologie informatiche (IT) negli Stati Uniti e Google vuole agevolare il loro riempimento. La compagnia ha appena annunciato un programma certificato sulla piattaforma Coursera per aiutare a dare alle persone senza precedenti esperienze nel mondo dell’IT le competenze basilari di cui hanno bisogno per ottenere un primo impiego nell’IT tra gli 8 e i 12 mesi.

Questa notizia è importante dal momento che le offerte di primo impiego nel campo delle tecnologie dell’informazione di solito hanno uno stipendio più alto rispetto a ruoli simili ma in altri campi. Ma questi ruoli nell’IT sono difficili da riempire perché, sebbene i ruoli di supporto non richiedano una laurea, richiedono invece esperienza pregressa.

computer lavoro ITEcco cosa ha dato lo stimolo per avviare questi programmi. Natalie Van Kleef Conley, ex responsabile del programma di supporto tecnico di Google, stava incontrando difficoltà nel trovare specialisti di supporto informatico, così si è fatta promotrice del programma certificato. Questo programma fa anche parte dell’iniziativa di Google per aiutare gli americani ad avere le competenze necessarie per ottenere un nuovo lavoro in un’economia in continuo cambiamento, secondo quanto riferito dall’azienda.

Sono già cominciate le iscrizioni e le lezioni online prenderanno il via intorno al 23 gennaio. Dopo aver completato il programma, i possessori del certificato saranno connessi con altre aziende che sono alla ricerca di dipendenti di supporto, al loro primo impiego. Queste aziende includono: Bank of America, Walmart, Sprint, GE Digital, PNC Bank, Infosys, TEKSystems, UPMC — oltre a Google.

Molte aziende stanno faticando a riempire questi ruoli. Questo certificato è un riconoscimento da parte di questi datori di lavoro del loro bisogno di formare professionalmente gli americani per questi lavori, dal momento che l’amministrazione Trump ha fatto capire che renderà più difficile la possibilità di affidarsi a talenti stranieri.

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