Nasce a Ostia primo corso di laurea in ingegneria del mare

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Al via il primo corso di laurea in ingegneria del mare. Partirà ufficialmente il prossimo ottobre, con l’avvio dell’anno accademico, in una struttura abbandonata da decenni, su un territorio difficile come quello di Ostia, da anni nel mirino di clan mafiosi e attivita’ criminali. E’ il primo del suo genere in Italia, “un investimento contro il degrado e la violenza”, come lo ha definito il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, durante la presentazione di oggi sul litorale romano.

Ad organizzarlo sara’ l’Universita’ Roma Tre nei locali dell’ex hotel Enalc, a due passi dal mare, messi a disposizione dalla Regione Lazio che entro la fine di febbraio inaugurera’ anche lo studentato per 60 ragazzi e ragazze, in vista poi della realizzazione di un vero e proprio campus. “Noi, spenti i riflettori del crimine, non ci dimentichiamo di Ostia – il tweet del governatore Nicola Zingaretti -. Lo avevamo promesso e ora insieme all’Universita’ Roma Tre apriremo la facolta’ di ingegneria del Mare. Portiamo a Ostia lavoro, cultura, scienza e ricerca. La nostra parte per la rinascita”.

Si tratta di un corso unico del suo genere – ha detto oggi in conferenza il Rettore di Roma Tre, Luca Pietromarchi -, che punta allo studio delle energie rinnovabili di origine marine, del mare come fonte di energia”. Il corso di laurea, ha spiegato il Rettore “partira’ ad ottobre 2018, all’inizio del prossimo anno accademico” con la collaborazione del Cnr, dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) e dell’Insean (Istituto Nazionale per gli studi ed esperienze di architettura navale). Il nostro obiettivo – ha sottolineato Pietromarchi – e’ quello di portare 100 studenti l’anno al corso di laurea per trasformare questo spazio, purtroppo pericolante, in un posto di studio e di ricerca”.

“Credo che Roma Tre – ha concluso – abbia tutte le competenze per vincere questa sfida. Non avremmo mai accettato senza l’appoggio del ministero, della Regione e senza la sensibilita’ del Comune di Roma”. “Questo e’ un atto d’amore verso questo municipio e non deve essere un luogo isolato, una torre d’Avorio – il commento dell’assessore regionale alle Attivita’ Produttive, Guido Fabiani -, questo deve essere un luogo che si integra con la citta'”. 

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