Smog: “Roma tra le migliori grandi città italiane per la qualità dell’aria”

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Roma è tra le migliori grandi città italiane per qualità dell’aria. Nel 2017 sono stati certificati dalle stazioni di monitoraggio 26 sforamenti dei limiti imposti dalla legge alle polveri sottili, ben al di sotto dei 35 permessi dalla normativa. Lo rende noto il Campidoglio. Nell’elenco delle 39 peggiori città italiane per aria inquinata elaborato da Legambiente per lo scorso anno non c’è Roma.

E anche nella classifica diramata oggi da Greenpeace, Roma presenta i dati migliori rispetto alle altre grandi città italiane per l’inquinamento da biossido di azoto (No2) prodotto principalmente dai veicoli diesel.

”Se nell’immediato i risultati sono migliori della media italiana, la nostra visione per il futuro della città prevede una drastica riduzione di emissioni dannose sia per la salute umana che per il clima – spiega l’assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari – I dati di Greenpeace sull’inquinamento dell’aria in città arrivano proprio nel giorno in cui sono a Parigi ad illustrare i piani dell’amministrazione capitolina per fare di Roma una città sostenibile, inclusiva e resiliente. Si tratta di obiettivi sfidanti che sono tra le priorità della giunta Raggi e per i quali sono stati attivati tutti gli strumenti possibili di partecipazione e condivisione”.

Fino al 28 febbraio sarà possibile commentare e votare i contributi dei cittadini al piano urbano della mobilità sostenibile. Le associazioni attive in città sono state coinvolte nel Forum Ambiente per condividere le scelte amministrative sul piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc), verde e biodiversità, riduzione e gestione dei materiali post consumo. Per quanto riguarda l’inquinamento da biossido di azoto, Roma ha individuato l’area più vasta d’Italia, pari a circa 150 km quadrati (fascia verde), in cui la circolazione dei diesel fino a euro 2 è vietata in modo permanente dal lunedì al venerdì, insieme ai veicoli a benzina fino a euro 1.

Inoltre, in presenza di periodi di criticità in cui si verificano superamenti dei valori limite per più giorni consecutivi, si arriva alla interdizione progressiva dei diesel fino all’euro 6. Ulteriori limitazioni e interdizioni, in particolare per i veicoli a gasolio, anche definitive e permanenti, sono allo studio.

”Quando si tratta della salute dei cittadini, a partire dai più piccoli, l’amministrazione capitolina non si vuole limitare a generiche disponibilità a collaborare ma intende affrontare con decisione, impegno e una visione complessiva, sfide che sono epocali e globali”, conclude Montanari.

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