“Ci vuole un progetto generazionale che faccia si’ che i figli si rendano conto che il sisma accade, che non serve girarsi dall’altra parte. Deve durare cinquant’anni e prevedere un intervento con sgravi e incentivi nei passaggi ereditari della casa di padre in figlio, sapendo che le nuove generazioni saranno interessate a ristrutturare la casa e che quello e’ il momento in cui bisogna pensare alla sicurezza dell’edificio“: lo ha dichiarato l’architetto e senatore a vita Renzo Piano in un’intervista a La Stampa. “Si deve intervenire su 10 milioni di abitazioni. Un Paese consapevole e saggio sa di non poter evitare che il terremoto accadra’ ma riesce a limitarne i danni come in Giappone o in California con terremoti anche piu’ distruttivi di quelli sperimentati dall’Italia“.
“Si tratta di prevedere cantieri leggeri per rendere antisismiche le abitazioni. Si usa la scienza diagnostica su cui siamo molto bravi a costruire le apparecchiature, molto meno a utilizzarle. Si tratta di un approccio scientifico che manca. Si usano raggi laser e non catene, in questo modo si puo’ intervenire senza far andare via le persone. Sono interventi che prevedono una logica di lunga durata che permette anche di affrontare piu’ facilmente i costi perche’ vengono diluiti nel tempo“.