Cosa ha provocato realmente l’estinzione dei ¾ della vita sulla Terra 66 milioni di anni fa? Un nuovo studio suggerisce altre cause oltre l’asteroide

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L’enorme asteroide che ha eliminato i dinosauri potrebbe aver attivato una catena di eruzioni vulcaniche cataclismiche sulla terra e in mare, secondo un nuovo studio dell’University of Minnesota che divide ancora gli scienziati.

Circa 66 milioni di anni fa, un asteroide di circa 10 km si è schiantato sulla Terra, creando il cratere di Chicxulub nello Yucatan, provocando un caos letale. Particelle incandescenti piovevano dal cielo, provocando incendi in tutto il mondo e aumentando le temperature. Poi la situazione è peggiorata. Le nubi di particelle riflettevano l’energia del sole, oscurando i cieli e raffreddando la terra per diversi anni. E quel grande impatto ha attivato terremoti quasi 100 volte più forti del più grande osservato in epoca moderna. Tutto questo è bastato per distruggere i ¾ della vita sulla Terra, soprattutto la maggior parte delle creature e delle piante terrestri.

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Ora, il nuovo studio svela che potrebbero esserci stati anche altri effetti, potenzialmente fatali. Le nuove prove suggeriscono che tutto quel tremore abbia attivato massicce eruzioni vulcaniche che hanno rilasciato gas e particelle nell’aria e nell’acqua. Secondo lo studio, in un certo momento dopo l’impatto dell’asteroide, forti e insolite eruzioni si sono verificate sul fondale degli oceani, probabilmente in quelli che ora sono l’Oceano Pacifico e quello Indiano. Gli autori hanno calcolato che queste eruzioni abbiano emesso incredibili quantità di roccia fusa sott’acqua, così tanta che sulla terra coprirebbe gli interi Stati Uniti continentali.

Queste aree vulcaniche sommerse, chiamate dorsale medio-oceanica, eruttano spesso, anche oggi. Ma questo succedeva su una scala molto più ampia. Quello che succedeva all’interno dei vulcani sommersi viene paragonata dagli studiosi ad una lattina di  Coca-Cola che viene agitata. Gli autori dello studio affermano che il loro lavoro suggerisce che le eruzioni sommerse hanno aiutato a rendere gli oceani più acidi e si sono aggiunte all’ecatombe dell’estinzione.

Trappole di Deccan, India

Eppure non tutti gli scienziati sono d’accordo su cosa abbia attivato l’estinzione. Uno studio del 2015 ha suggerito che la collisione ha prodotto eruzioni vulcaniche in India che gli scienziati conoscono da molto tempo, chiamate trappole del Deccan, molto più intense e letali. Ma se questo fosse vero, gli scienziati dicono che dovrebbero esserci prove di un’accresciuta attività vulcanica in altre parti del mondo, anche sott’acqua. Questo nuovo studio ha scoperto proprio quelle eruzioni, sostenendo la teoria che connette un’attività vulcanica più intensa alla collisione iniziale.

Jay Melosh della Purdue University e Sean Gulick dell’University of Texas, che hanno indagato a fondo nel cratere recentemente, affermano che lo studio è basato su coincidenze temporali e che non mostra un preciso modo fisico in cui l’impatto potrebbe aver causato le eruzioni. Questo perché il fondale oceanico è così poco esplorato che gli autori dello studio hanno potuto solo incastrare la date delle eruzioni in un ampio periodo, lungo un milione di anni.

Ma questo non preoccupa Paul Renne, geologo dell’University of California, Berkeley, che non faceva parte dello studio. Secondo lui, infatti, la collisione di asteroidi è un evento che capita solo una volta ogni 100 milioni di anni e il tipo di eruzione vulcanica indiana accade una volta ogni 30 milioni di anni, quindi che i due eventi si verifichino nello stesso momento e non siano collegati “è davvero un’esagerazione”.

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