Le fave, scientificamente note come Vicia faba, appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, sottospecie delle Leguminose, sono baccelli verde chiaro contenenti, al loro interno, semi verdi. Risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro, sono stati trovati loro resti nelle tombe egizie, a dimostrazione del fatto che si tratta dei primi legumi mangiati dall’uomo. Tante le loro proprietà benefiche: mineralizzanti e vitaminiche, preziosa fonte di proteine e amminoacidi, sono depurative, eliminando scorie e tossine; toniche ed energetiche, riducono il tasso di colesterolo cattivo nel sangue, non contengono glutine e, essendo ricche di fibre, sono ottime alleate contro stitichezza e intestino pigro. Le fave combattono ritenzione idrica, favoriscono il drenaggio dei liquidi in eccesso, sono benefiche per il fegato e l’apparato urinario, supportando, oltretutto, il sistema immunitario.
Antianemiche, prevengono infarti e ictus, oltre a rappresentare, secondo recenti studi, un aiuto naturale nella lotta contro il morbo di Parkinson.Fresche, aiutano a ritrovare la linea perduta e a mantenerla, sempre nell’ambito di un regime alimentare equilibrato. Le fave, che non vanno assolutamente consumate in caso di favismo, possono essere mangiate fresche insieme a salumi e formaggi (es. pecorino, caciocavallo) o secche (lessate con olio e limone o aceto, ridotte in purea o accompagnate alla borragine).