Gelo siberiano in Europa e ondata di caldo nell’Artico: i climatologi lanciano l’allarme, è “un’anomalia nell’anomalia”

MeteoWeb

L’Europa è in questi giorni alle prese con il gelo siberiano e le sue conseguenze, mentre un’ondata di caldo senza precedenti sta investendo l’Artico: secondo i climatologi, il vortice polare (i venti gelidi che d’inverno ghiacciano l’area più settentrionale dell’emisfero) potrebbe essere stato scomposto in tanti piccoli vortici polari a causa del global warming. Secondo il Guardian, uno di questi avrebbe raggiunto l’Europa e investito anche gli stati più meridionali del continente, mentre nelle zone geografiche solitamente gelide, le temperature sono più miti: in Siberia, ad esempio, si registrano temperature fino a 3 gradi Celsius superiori alla media.

Si tratta di un’anomalia nell’anomalia. E’ ampiamente al di fuori di qualsiasi statistica storica e questo suggerisce che ci saranno ulteriori sorprese se continueremo a colpire la bestia arrabbiata e ferita che è il nostro clima“, ha dichiarato Michel Mann, direttore dell’Earth System Science Center della Pennsylvania State University. “L’Artico ci sta inviando un avvertimento molto chiaro“.

La questione principale – prosegue il Guardian – è capire se si tratta di un indebolimento o addirittura di un collasso del vortice polare: il vortice dipende dalla differenza di temperature tra l’Artico e le medie latitudini, differenza che si sta riducendo, in quanto le temperature del Polo Nord aumentano a una velocità superiore rispetto a qualsiasi altra zona della Terra.

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