L’idrossiantracene: sostanza genotossica presente nell’aloe

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L’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha dichiarato la pericolosità di alcune sostanze che si trovano naturalmente presenti in alcune piante come le specie di aloe e di senna. Molti integratori alimentari, formulati con tali sostanze possono contenere idrossiantracene e causare un danneggiamento al DNA ed eventualmente sviluppaare il cancro.

Secondo uno studio del Bfr tedesco, gli strati esterni delle foglie di Aloe arborescens contengono antranoidi, a lungo sospettati di avere un effetto genotossico e cancerogeno. Sulla base di questi studi, l’Efsa ha stabilito la pericolosità di alcuni derivati dell’idrossiantracene, non potendo però stabilire un limite di sicurezza giornaliero. Inoltre, in studi condotti su animali, alcune di queste sostanze hanno mostrato di provocare cancro all’intestino”. Secondo Alberto Ritieni, professore ordinario di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, i derivati dell’idrossiantracene somigliano molto agli Ipa, gli Idrocarburi policiclici aromatici, che  presentano un profilo di tossicità per la salute umana. Molti di noi pensano che una sostanza naturale sia per definizione un composto innocuo per la salute, invece ci sbagliamo di grosso perché molte sostanze provenienti dalla natura presentano dei composti “velenosi” per il nostro organismo. Proprio per questo, l’aloe o i derivati della stessa nei preparati dev’essere prescritta con un preciso limite di presenza di aloina A e B che non devono essere superati. I preparati casalinghi di Aloe non permettono di eliminare queste sostanze che sono il rischio da non dovere correre.

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