Ricerca, creati embrioni ibridi pecora-uomo: le prime chimere “non devono fare paura”

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La notizia che arriva dagli Usa è un passo avanti verso la realizzazione di organi xenogenici, ovvero organi umani coltivati all’interno di animali, per rispondere alla richiesta dei tanti in attesa di trapianto: 9.000 persone solo in Italia, secondo le stime“: lo ha spiegato all’Adnkronos Salute Giuseppe Novelli, genetista e rettore dell’università degli Studi di Roma Tor Vergata, in riferimento alla creazione dei primi embrioni pecora-uomo. “Di fronte a questa grave carenza di organi gli scienziati di tutto il mondo hanno tentato due strade: quella degli xenotrapianti, ovvero l’utilizzo di organi animali destinati agli esseri umani, e quella di coltivare organi umani nell’animale“, come nella ricerca americana. A ostacolare gli xenotrapianti è il rischio di trasmissione di malattie virali specifiche da una specie all’altra, “tanto che alcune ricerche sono mirate a bloccare questi virus che potrebbero risvegliarsi nell’organo trapiantato“. Ma l’introduzione del ‘taglia e incolla del Dna’ e la possibilità di creare staminali umane ‘ringiovanite’, “hanno stimolato molti laboratori a tentare di produrre organi con le cellule del paziente all’interno degli animali, suini e pecore soprattutto“. “I dati degli studi più recenti, incluso quest’ultimo, suggeriscono che potrebbe essere possibile coltivare organi in animali da fattoria e usarli per salvare persone con insufficienza d’organo allo stadio terminale. Parliamo di organi autologhi, che renderebbero pari a zero il rischio di rigetto“.

Come sempre le biotecnologie sollevano dubbi, paure e ansia. Ma la scienza è l’unico modo per rispondere agli interrogativi: è giusto accogliere ogni progresso scientifico e discuterne ragionando, non giudicando“. In tutto il mondo “c’è bisogno di organi, e che dobbiamo trovare modi eticamente compatibili per rispondere a questo bisogno. Siamo in una fase preliminare: nelle chimere pecora-uomo solo una cellula su 10.000 è umana. Attendiamo dunque dati migliori e discutiamone senza paura“.

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