Medicina: trans riesce ad allattare grazie a terapia ormonale, primo caso in letteratura

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Una trans, sottoposta da anni a terapia femminilizzante, è riuscita ad allattare il figlio avuto dalla compagna grazie ad una terapia ormonale specifica: il caso è stato descritto sulla rivista Transgender Health. La 30enne si è rivolta al Center for Transgender Medicine and Surgery del Mount Sinai Hospital di New York sostenendo che la compagna non voleva allattare.

Questo è il primo caso di allattamento al seno da parte di una donna trans riportato nella letteratura medica, spiegano Tamar Reisman e Zil Goldstein, che guidano l’ambulatorio.

I medici hanno applicato alla trans il protocollo ormonale per la “lattazione indotta non puerperale“, impiegata di norma per stimolare la produzione di latte

Dopo 3 mesi, il regime ormonale, insieme alla stimolazione con un tiralatte, ha consentito la produzione di un quantitativo di latte sufficiente a nutrire il bambino per i primi sei mesi: grazie al regime farmacologico sperimentale che comprendeva la somministrazione di speciali ormoni, è riuscita a produrre circa 230 grammi di latte al giorno, sufficienti per alimentare suo figlio. “Durante questo periodo la crescita del bambino è stata regolare“, si precisa nello studio.

Nel corpo femminile normalmente è la prolattina a stimolare la produzione di latte subito dopo il parto, ma questo ormone non è disponibile come farmaco. Si è deciso dunque di provare a utilizzare un farmaco contro la nausea chiamato domperidone per innescare la produzione di latte. Preso in dosi crescenti insieme alle altre sostanze, e grazie all’uso di tiralatte per stimolare il seno, il medicinale ha avuto effetto. Nel giro di un mese la paziente ha prodotto le prime goccioline di latte.

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