Ossigeno Ozono Terapia: la pratica rivoluzionaria per ottimizzare l’economia del Sistema Sanitario Nazionale e del singolo cittadino

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Il 10 e 11 marzo si è tenuto il II Congresso Mondiale AIRO (Accademia Internazionale di Ricerca in Ossigeno Ozono Terapia) – Multipractice System, un’occasione di incontro e confronto tra i grandi esperti del settore provenienti da tutta Italia e da Paesi esteri come Spagna, Svizzera, Russia, Cuba, Messico, Argentina e Brasile per definire lo stato dell’arte dell’Ossigeno Ozono Terapia (OOT), una pratica rivoluzionaria per la cura di diverse patologie, dalla semplice influenza a ernie, flebiti, artrosi, ulcere e molto altro.

Nei due giorni di congresso, tenutosi a Roma presso la Fondazione Santa Lucia, oltre 80 tra relatori e moderatori, sono intervenuti per discutere sul tema “Green Medicine e Green Economy: Ossigeno-Ozono Terapia e Medicina Rigenerativa per un’economia sostenibile”, partendo dall’incidenza sulla spesa sanitaria e l’impatto ambientale che ne consegue.

Il prof. Dario Apuzzo – fondatore di A.I.R.O. e medico fisiatra docente di Ossigeno Ozono Terapia presso La Sapienza di Roma – ha aperto i lavori introducendo gli obiettivi dell’Accademia: favorire il dialogo tra professionisti ozonoterapeuti e medici provenienti da altre specializzazioni e promuovere la diffusione dell’OOT.

Il Congresso, presentato dal giornalista e conduttore Amedeo Goria e dalla nota annunciatrice e conduttrice Alessandra Canale, è stato patrocinato dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e dall’Arma dei Carabinieri, rappresentata per l’occasione da Adelmo Lusi, Comandante dei NAS.

Lungo un fitto programma di interventi e workshop, i partecipanti hanno messo in campo know how e testimonianze per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori verso un’economia basata sullo sviluppo sostenibile ed una Green Medicine, che consente una riabilitazione completa, evitando complessi percorsi chirurgici e farmacologici, senza impatto ambientale.

L’Ossigeno-Ozono Terapia è un trattamento completamente naturale, che può essere fondamentale nella Medicina Riabilitativa – afferma il Prof. Dario Apuzzo. Il II Congresso A.I.R.O. ha evidenziato che, anche da un punto di vista meramente economico, l’OOT rappresenta un’ottimizzazione delle risorse sia per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) che per il singolo cittadino”.

Al Congresso è intervenuto Gianni Letta, Presidente Onorario di A.I.R.O., che ha portato la sua personale testimonianza come paziente del prof. Apuzzo. “Quando per la prima volta ho sperimentato i benefici della OOT non ne avevo mai sentito parlare, forse perché da una parte della classe medico-scientifica c’è ancora una non dichiarata ma sorda diffidenza ad accogliere pienamente una metodica così rivoluzionaria. Chi la pratica è un pioniere perché ha scoperto una strada all’avanguardia e deve vincere queste resistenze per andare avanti, dimostrando come in una società orientata alla sostenibilità questa pratica possa inserirsi a pieno”.

“Lavorare nei Paesi in via di sviluppo è una grande accademia per dare speranza di vita e di futuro laddove ancora non ci sono – spiega Guido Bertolaso, Medico ed ex capo della Protezione Civile. Con il prof. Apuzzo stiamo sviluppando delle modalità di impiego dell’OOT anche in Africa, un Paese in cui il tema di questo congresso si applica perfettamente. Riuscire a diffondere questa metodica anche in Africa aiuterà ad eliminare le cause di una mortalità “banale” e avrà due benefici: minori costi visibili rispetto alla medicina tradizionale e nessun impatto ambientale, anche in termini di controindicazioni sul paziente”.

Tra i temi trattati, il prof. Tommaso Longhi ha mostrato i rapporti costi-benefici dell’ozonoterapia e l’opportunità di riduzione della spesa pubblica legate all’utilizzo dell’OOT nel Servizio Sanitario Nazionale. Oltre a far emergere che i trattamenti con ossigeno ozono rappresentano un forte risparmio, il Professore ha inoltre evidenziato che si avrebbe una forte riduzione anche dei costi indiretti e/o sociali, principalmente legati alla riduzione dell’attività lavorativa. A parità di patologia, un intervento chirurgico fatto con l’SSN, richiederebbe, calcolando anche la lista d’attesa, circa 2 mesi per tornare all’attività lavorativa e costerebbe in media 3.000 -3.500 euro (fino a 14.000 se fatto privatamente), mentre in caso di trattamenti con ossigeno ozono si riduce a due settimane (con 4/5 sedute) per un costo di circa 800/900 euro.

Il prof. Dario Apuzzo ha chiuso i lavori con le dimostrazioni pratiche degli effetti e delle tecniche di somministrazione dell’OOT: infiltrazioni intramuscolari cervicali, dorsali e lombari, infiltrazioni intraarticolari ginocchio e spalla, infiltrazioni sottocutanee (tunnel carpale, cellulite e deficit vascolari), infiltrazioni peritendinee, insufflazioni e autoemo infusione. Nella giornata conclusiva dell’evento, i congressisti hanno potuto esercitarsi sotto la guida degli esperti, in un’area logistica interamente dedicata alla pratica, l’Ozone Lab ed ilRigenerative Lab.

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